Talvolta messi in secondo piano dai giganti del rock classico diventati mainstream, gli Uriah Heep serbano, per i cultori del genere, un catalogo particolarmente interessante. Forte di un sound oscuro ed un approccio deciso sia dal punto di vista lirico che strumentale, gli Uriah Heep hanno contribuito ferventemente alla rivoluzione heavy di rock e affini. Di seguito, esploreremo i loro trascorsi, con alcune delle migliori curiosità sulla band.
All'inizio degli anni '70, Mick Box era in tour con la band negli Stati Uniti. Gli Uriah Heep salirono sul palco per la prima volta e Box cadde rovinosamente rompendosi 4 ossa del braccio destro e facendo fuoriuscire quello sinistro. L'artista continuò il tour imperterrito sotto antidolorifici. Durante il tour, Box visitò quasi tutti i pronto soccorso americani.
Era il 1987. Gli Uriah Heep avevano preso d'assalto il mercato internazionale e la loro serie di concerti allo Stadio Olimpico di Mosca andarono sold out in men che non si dica. La band fu accolta da 180.000 fan in adorazione, diventando la prima rock band dall'ovest a suonare in Russia.
Gli Uriah Heep sono stati soggetti a ritmi serratissimi in tour, completando sessioni on the road da 200 live all'anno senza mai perdere smalto durante le loro performance.
La band suonò in acustico nelle miniere di sale di Merkes, nella Germania dell'est. Si tratta di un sito storico in cui, si pensa, Hitler avesse nascosto il suo oro. I biglietti andarono esauriti immediatamente e il pubblico raggiunse il set attraverso un ascensore che impiegava 2 ore per scendere a 500 metri sotto terra.
Con un totale di 24 album in studio, 21 dal vivo e 17 clip musicali, gli Uriah Heep vantano una discografia ampia e variegata, ricca di sfaccettature melodiche. Questo, sembrerebbe aver portato, negli anni, a rendere la band la più piratata di sempre con oltre 10 milioni di dischi contraffatti.
Tutta la musica che Steve Hogarth, frontman dei Marillion, ha amato nella vita. Questo e…
Il duo internazionale con radici italiane AMISTAT ci racconta dei suoi equilibri, del suo percorso…
È SOLD OUT il concerto di questa Domenica 12 maggio a Milano degli AMISTAT: la…
Roberto Manfredi ha tirato fuori dal suo archivio una lunga intervista a Fabrizio De André…
Ci sono alcune art cover che non solo hanno scritto la storia, ma ne hanno…
Ian Anderson ha una teoria particolare per la quale il rock progressivo e i Jethro…
This website uses cookies.