Nell'ultima decade, il mondo della musica ha subito trasformazioni profonde. Il vinile è tornato in auge, riaffermando la sua natura evergreen grazie al suo fascino unico e alla qualità eccelsa delle riproduzioni. Oggi, quello del vinile è un mercato florido e variegato, reso ancor più interessante dalle appassionanti battute di caccia all'ultima offerta e dal mito risorto del rituale della puntina. Di seguito, vi presentiamo alcuni highlight relativi alle tendenze dell'ultimo periodo nel mondo dei 33 giri.
Un settimo album maturo, incredibilmente bilanciato, in grado di proporre al pubblico una nuova intensità sonora nello stile dominato dai sintetizzatori che ha reso i Depeche Mode iconici. Il classico del 1990, VIOLATOR è dimora di alcuni dei brani più evocativi della band, tra cui Personal Jesus.
La pletora di appassionati internazionale sembra dirigere il proprio sguardo con nostalgia ad un arco temporale, sì particolarmente esteso, ma dalle essenze comuni: un modo per riportare in vita dei suoni, dei colori che, nella loro melancolia, rappresentavano pura utopia dei sensi. Quale band migliore dei Joy Division per immortalare uno spaccato del genere.
Il secondo album in studio dei precursori del grunge. Un alternative rock re-immaginato, impreziosito da coinvolgenti riff di chitarra e testi immersivi.
Rilasciato nel 1976, fu il sesto album in studio dell'artista. Un album passionale, dall'indole romantica come la produzione artistica solista di Reed vuole canonicamente.
Il sorprendente ritorno di Kate Bush in vetta alle classifiche internazionali con Running Up That Hill grazie alla sua presenza nella suggestiva serie Netflix ambientata negli anni '80, Stranger Things, si riflette anche sulle tendenze del vinile, mostrando la volontà degli appassionati più giovani di assaporare gli anni '80 vividamente.
Era il 1986 quando Peter Gabriel rilasciò il suo quinto album in studio. Un disco importante poiché simbolo di una transizione dallo sperimentalismo estremo ad un sound più accattivante e destinato alle masse. In ogni caso, l'artista tesse arabeschi variegati in cui generi come il soul, l'art-rock e la world music si uniscono vibranti.
Per celebrare il ritorno del festival di Glastonbury dopo le sospensioni causate dalla pandemia, è stata pubblicata una performance live sul Pyramid Stage di Amy Winehouse risalente al 22 giugno 2007; un contenuto, questo, che non può mancare nella collezione di dischi di un fan della giovane stella del blues tragicamente scomparsa nel 2011.
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