Era un fervente appassionato della musica dei Queen, Taylor che, quando arrivò a diventare amico di Roger e Brian, coronò il suo sogno. Sabato 3 settembre, i due iconici artisti gli hanno reso omaggio su un palco a loro molto caro, quello dello Stadio di Wembley, suonando We Will Rock You insieme al cantante degli Struts, Luke Spiller. Taylor ha indossato una maglietta con sopra il simbolo di Hawkins: un uccello. Roger ha lasciato il drumset al figlio Rufus, batterista dei Darkness, non prima di suonare con May e i Foo Fighters I’m In Love Wirh My Car.
Dopo aver suonato Under Pressure, Dave Grohl ha accolto Sam Ryder, un fenomeno vocale di TikTok che ha rappresentato la Gran Bretagna allo scorso Eurovision Song Contest e che, per l’occasione, ha intonato con non poca emozione Somebody To Love. Infine, Brian May ha lasciato il pubblico con un’intensa versione live di Love Of My Life, la celeberrima ballata che suonava insieme a Freddie Mercury e che, dopo la sua morte, ha cominciato ad eseguire da solo, accompagnandosi alla chitarra.
Per i membri dei Queen si è trattato di un momento particolarmente toccante, avendo detto addio a Mercury nel 1992 in un modo molto simile a quello proposto lo scorso 3 marzo dai Foo Fighters e avendo consacrato il proprio nome all’eternità nel 1985, durante il Live Aid, in quell’esatto punto. Alla fine, Brian May ha scelto di non cantare e lasciare che il pubblico alzasse i versi al cielo.
Come detto, Taylor Hawkins ha sempre serbato non poca ammirazione per i Queen e, legarsi a loro personalmente, ha rappresentato un punto importantissimo nella sua brillante carriera da performer. Sul palco, infatti, i due membri sopravvissuti della band non hanno potuto fare a meno di rimarcare che, per loro, Taylor fosse un membro della famiglia.
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