Rilasciato nel giugno del 1991, il celeberrimo disco degli Skid Row abbatté ogni congettura che vedeva la band vicina al glam metal al termine degli anni '80. SLAVE TO THE GRIND fu un vero e proprio manifesto di sovversione, punto di congiunzione tra l'hard rock da arena dei Led Zeppelin ed il punk anti-autoritario. Sono diverse le hit che trovano dimora al suo interno, da Monkey Business a Riot Act. L'album, poi, è circondato da tutta una serie di interessanti aneddoti di cui non tutti sono a conoscenza e che vi presentiamo di seguito.
Fu il primo album metal a debuttare al primo posto in quella chart, vendendo 134.000 copie solo nella prima settimana. Alla fine di luglio, SLAVE TO THE GRIND era già certificato platino.
L'artista David Bierk, padre di Sebastian Bach, si ispirò al Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio per ideare la cover dell'album, divenuta iconica a suo modo, grazie ai numerosi dettagli che la contraddistinguono.
Gli Skid Row scrissero la gran parte dell'album in uno studio del New Jersey. La titletrack, invece, fu incisa dal vivo in sala prove prima che la band si recasse a Fort Lauderdale per ultimare i lavori.
Quando l'album era ancora in fase di realizzazione Sebastian Bach cominciò ad avere acuti sbalzi d'umore. Tempo dopo, l'artista rivelò di essere solito affrontare processi emotivi del genere quando è al lavoro su un album e di riuscire a placarsi dopo aver ascoltato il risultato finale.
Ancora un atto emergente, i Pantera colpirono profondamente gli Skid Row con COWBOYS FROM HELL, che la band ascoltò a ripetizione durante la creazione di Mudkicker e non solo. L'amore del gruppo per la formazione di Dimebag Darrell arrivò a farli ingaggiare come band d'apertura per lo Slave To The Grind Tour del 1991.
Sebbene l'artista si sia diviso dal gruppo nel 1996 e, da allora, abbia completamente tagliato i ponti con la line-up attuale, Bach non ha mai fatto segreto del fatto che SLAVE TO THE GRIND fosse il suo album preferito in assoluto, dicendosi fiero del contributo di ogni singolo membro della band.
Il centro per le risorse musicali dei genitori della parrocchia (PMRC in inglese) intimò l'industria musicale affinché SLAVE TO THE GRIND venisse censurato, proponendosi in una versione più "pulita". Questo, portò al rimpiazzo della traccia Get The Fuck Out con Beggar's Day che, a detta di Sebastian Bach, sarebbe anche stata qualitativamente migliore rispetto alla sopracitata.
Mentre Sebastian Bach lavorava alle linee vocali di Monkey Business al banco di produzione, Lars Ulrich dei Metallica sedeva estasiato al suo fianco. I due, condividono un'amicizia molto forte che li ha portati molto spesso in studio insieme.
Sebastian Bach ha ricordato più volte con affetto questo ricordo che lo vede acquistare e distribuire fette di pizza nel parcheggio adiacente la sala d'incisione dove gli Skid Row lavorarono a SLAVE TO THE GRIND, essendo quotidianamente gremito da giovani fan che speravano di incontrarne i membri della band durante le pause o al termine delle giornate in studio.
Non è una coincidenza che, il disco, abbia funto da spartiacque tra il passato glam metal che contraddistinse gli anni '80 e i fenomeni musicali che sarebbero avvenuti dopo. SLAVE TO THE GRIND, infatti, rinnegò l'oggettificazione delle donne, con un concept differente e incentrato su tematiche ben diverse da quelle trattate dalla stragrande maggioranza degli artisti rock e metal del tempo.
Come detto, nel 1991, i Pantera assistettero gli Skid Row in tour, ma non furono l'unica band. In sostituzione della line-up di Walk, infatti, sopraggiunse un atto molto lontano dagli ideali edonistici degli headliner: i rivoluzionari per l'epoca Soundgarden, capitanati dall'ormai compianto Chris Cornell.
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