Paul McCartney svela i suoi chitarristi preferiti

La colonna portante dei Beatles, Paul McCartney, ha cambiato la storia della musica accanto a John Lennon, George Harrison e Ringo Starr. Amante della musica in ogni sua sfumatura, Macca non ha mai fatto segreto delle sue più grandi fonti d'ispirazione.

Insieme, i Beatles hanno rivoluzionato la musica dalle basi, scrivendo alcuni dei prodotti culturali più evocativi ed importanti per definire la società contemporanea. Un conglomerato di eclettismo, a cui Paul McCartney e John Lennon hanno contribuito in maniera più significativa rispetto agli altri due membri, altrettanto importanti per il lascito storico-musicale del XX Secolo. Intervistato da Classic Rock UK nel 2007, Sir. Paul McCartney rivelò quali fossero i suoi chitarristi preferiti.

I guitar hero di Paul McCartney

I fan più sfegatati del Quartetto di Liverpool sanno benissimo che il duo McCartney/Lennon avrebbe mosso i primi passi eseguendo cover di Chuck Berry e Buddy Holly, ma ascoltando la band sin dai primi lavori, è chiaro che il carattere dei due musicisti fosse stato forgiato da una pletora molto variegata di giganti della musica dell'epoca. Durante il suo colloquio con CRUK, Paul McCartney rivelò di essere un grande appassionato di Lead Belly, nonché un estimatore del folk e del blues, ma che Chuck Berry e Scotty Moore abbiano sancito un punto di svolta per lui. Inoltre, McCartney non fece a meno di citare Elvis Presley e Little Richard.

Nella seconda metà della carriera dei Beatles, Paul si rivelò un ottimo chitarrista, oltre che un valido bassista ed uno straordinario compositore. In particolare, McCartney si destreggia ottimamente con la chitarra acustica e le tecniche come il fingerpicking, spiegando di aver sviluppato una certa dimestichezza ascoltando assiduamente Chet Atkins. Tra gli altri, Paul citò anche Carl Perkins, Buddy Holly, Lonnie Donegan e Denny Wright, oltre all'immenso Woody Guthrie e Ramblin' Jack Elliott.