Come suonare la chitarra come Matt Bellamy dei Muse

Dall'alba degli anni 2000, i Muse hanno avuto modo di affermarsi come baluardi del rock moderno. Ad oggi, la band continua ad essere sul tetto del mondo, complice anche il sound potente ed originale della chitarra di Matt Bellamy.

La band vanta un frontman d'eccezione con un timbro vocale molto interessante ed un approccio chitarristico creativo. Sin dagli esordi in musica, Bellamy si è spinto oltre i suoi limiti in termini d'apprendimento, al fine di diventare la versione migliore di sé stesso alla sei corde. Il suo playing si sviluppa lungo variegati scenari sonori, pur trovando alcune costanti a cui potersi ispirare per suonare nel suo stile.

Il playing di Matt Bellamy in pillole

Quando si osserva l'approccio di Matt Bellamy, la prima cosa in vista è il riffing pesante che adotta. Le frasi ritmiche del chitarrista sono tanto heavy quanto catchy, rendendo ogni brano dei Muse una vera hit, nonostante l'aggressività. Spostandoci immediatamente ai soli, invece, notiamo come Bellamy faccia, spesso, riferimento alla tecnica del tapping.

Ci soffermiamo su quest'ultimo aspetto, sottolineando come Bellamy tenga sempre impugnato il plettro, in modo da poter cambiare immediatamente lo stile tra un lick e l'altro. Hammer on, pull off e legato sono una conseguenza diretta dello stile solista di Bellamy, mentre, tornando sul fronte ritmico, egli tende a sporcare gli accordi suonando i power chords in barrè per aggiungere colore anche nei distorti.

Gli arpeggi costituiscono una parte importante del suo modo di suonare, insieme ai power chords in ottava. Bellamy tende ad avere un approccio classico nella chitarra ritmica, creando arrangiamenti suonabili con agevolezza anche unplugged. Il tremolo picking è un altro must della sua tecnica.

Il rig del chitarrista

Come già precedentemente accennato, Matt Bellamy è un chitarrista camaleontico, ma così come nel suo stile, possiamo trovare dei comuni denominatori anche nella strumentazione. Di solito, Bellamy utilizza chitarre Manson custom, dal prezzo particolarmente esoso. Ciò nonostante, Cort offre delle alternative più accessibili come la MBC-1. Per chi, invece, non desidera l'estetica di Bellamy, potrebbe più semplicemente ripiegare su strumenti con humbucker al ponte e single coil ad alta uscita al manico.

Per gli effetti, Bellamy adotta frequentemente dispositivi MIDI, installati direttamente sul body della sei corde. Si possono ottenere risultati simili con buoni sistemi multi-effetto o plugin digitali. I pedali imprescindibili per replicare il suo stile, invece, sono il Fuzz, un Whammy ed un Phaser, oltre a vari effetti d'ambiente. Per l'amplificazione, si può ripiegare su un sempre affidabile Vox AC30. Per i plettri, consigliamo uno spessore abbastanza notevole, in modo da replicare il grip e la decisione con cui Bellamy percuote le corde.

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella

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