Oggi, a distanza di poco più di un anno, è uscito anche il secondo LP della "Formula 3" e al miracolo della moltiplicazione dei suoni si è aggiunto anche il miracolo della moltiplicazione delle voci. Merito di Alberto, la chitarra del complesso, che dopo il lusinghiero successo ottenuto con una sua interpretazione vocale in "Dies irae", in questo nuovo LP canta addirittura tre motivi su sette, rivelandosi un cantante aggressivo e personalissimo. A Tony, dalla voce adolescente e sofferta, dicevamo ecco aggiungersi adesso anche il "ruggito" di Alberto. E non a caso. Con le canzoni affidate alla voce di Alberto Radius, infatti, la "Formula 3" si è arricchita di una nuova veste musicale, passando dall'underground, la sua divisa abituale, ad una nuova dimensione musicale, oseremmo dire al Pop & Folk: ad una musica popolare, cioè, ricca di espressioni “folk".
Di quel "folk" tutto italiano ("Mi chiamo Antonio dal dei tali e lavoro ai mercati generali" è la storia d'amore e di lavoro di un giovane facchino dei nostri mercati ortofrutticoli. "Vendo casa" è un piccolo quadro di una povertà tutta italiana, mentre "Un papavero" è una gioiosa e pazzerellona canzone d'amore, quasi un "divertissement") che sarebbe piaciuto certamente al povero Luigi Tenco, che, come è noto, poco prima di morire sull'argomento aveva scritto un saggio di estremo interesse.
L'aspetto giornalistico più interessante di questo nuovo LP della "Formula", tuttavia, è stato per noi la possibilità di verificare come lavorano in sala d'incisione Tony, Alberto e Gabriele in perfetta sintonia, di idee, di movimenti, con il produttore discografico del complesso, il "grande" Lucio Battisti. Un lavoro da autentici professionisti, come ne esistono pochi in Italia.
Tali sono, infatti, Tony Cicco (figlio d'arte - il padre è direttore d'orchestra, il fratello è stato il batterista del famoso complesso di "Van Wood" in auge negli anni '50 - e cinque anni di conservatorio alle spalle). Gabriele Lorenzi (anch'egli reduce da lunghi studi in conservatorio) e Alberto Radius (fondatore e animatore del complesso).
Tony con la sua batteria a due casse, Alberto con la sua chitarra (ma proprio in questi giorni Radius ha acquistato una nuova chitarra-sitar che sperimenterà nel prossimo 45 giri) e Gabriele con il suo organo hammond, dunque, prima di arrivare in sala d'incisione provano a lungo i pezzi. Ma è in sala d'incisione, presente il "capo" Lucio Battisti, che avviene il miracolo della moltiplicazione dei suoni e delle voci. La "Formula 3", infatti, è il solo complesso italiano a registrare direttamente dal vivo musica e canto, senza basi musicali cioè, come se invece di una registrazione discografica si trattasse di uno spettacolo pop. E come in uno spettacolo tutto è affidato alla creatività musicale. Da qui quella sorprendente esplosione di note che, sullo slancio del loro estro creativo, Tony, Gabriele ed Albero riescono a raggiungere in ogni loro incisione.
"Per noi - ci ha confidato Alberto Radius, che fra l'altro è figlio di un generale dell'aeronautica - la sala d'incisione è uno stadio. In sala d'incisione, cioè, riusciamo a raggiungere quella concentrazione che gli atleti riescono a trovare soltanto nelle grandi gare. Per questo, quando dobbiamo incidere un nuovo disco, passiamo con Lucio ore ed ore in sala. Di media tre ore al mattino e quattro al pomeriggio. L'intervallo è sempre di pochi minuti. Un toast, una "Coca-cola", qualche carezza agli strumenti e poi via, ricominciamo ancora a suonare, senza respiro, sino alla fine...". Oltre alle tre canzoni interpretate da Alberto Radius, il nuovo LP della "Formula" presenta "Eppur mi son scordato di te" e "Nessuno nessuno" (il 45 giri, che comprende queste due ottime canzoni, sta facendo ritornare la "Formula 3" in "Hit parade"), "Il vento" (una esecuzione underground della canzone di Battisti già resa famosa dai Dik Dik) e un motivo pieno di atmosfera, "Tu sei bianca, sei rosa, mi perderò".
Proprio "Tu sei bianca, sei rosa, mi perderò" i ragazzi della "Formula 3" hanno interpretato per la gioia di alcuni bambini al parco Lambro di Milano, in occasione di un concerto all'aperto, da loro organizzato per questo divertente servizio fotografico. Una scena felliniana, con Tony, Gabriele ed Alberto che si erano improvvisati a far da banda underground per un nugolo di ragazzini che li seguivano divertiti. Poi l'esibizione sul prato, tra gli alberi, in piena libertà. come in sala d'incisione. Il ritmo di lavoro della "Formula 3", d'altronde è sempre lo stesso: una "Coca-cola", una carezza agli strumenti e via, senza respiro, in un crescendo di suoni, fino a suscitare una pioggia di applausi.
Trascrizione di: Digilander.libero.it
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