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GLENN HUGHES: i Millennial pretendono soldi e fama senza fatica

Glenn Hughes, in una nuova intervista, ha parlato della difficoltà a lavorare con i Millennial: una generazione troppo diversa dalla sua vecchia scuola. “I ragazzi pretendono tutto e subito, senza impegnarsi

In una recente intervista radiofonica, il cantante e bassista Glenn Hughes ha parlato della sua decisione di abbandonare i California Breed, a pochi mesi dall’album di debutto della band. Il gruppo, costruito intorno alla figura di Hughes e lo straordinario batterista Jason Bonham, è giunto a compimento con l’assunzione del chitarrista Andrew Watt. La band, è stata attiva dal 2013 al 2015, quando Hughes ha deciso che non sarebbe potuto andare avanti, nè avrebbe potuto lavorare su un secondo album, senza Bonham.

Era una band molto stressante per me” ha raccontato Hughes “Ero indeciso se formare una band con un ragazzo così giovane. Andrew Watt, un ragazzo di grande talento, senza dubbio, ma è stata la mossa sbagliata per me. Il ragazzo è un millennial, aveva 25 anni, ed era difficile suonare con qualcuno con una testa così diversa dalla mia e quella di Jason.” Ha continuato dicendo: “Avrei dovuto pubblicare quell’album e tornare immediatamente al mio lavoro da solista. In generale, non ho ricordi molto affettuosi di quel periodo. Guardandomi indietro, so di aver imparato tante cose diverse.

Quando gli è stato chiesto in cosa i millennial, anche conosciuti come Generazione Y, sarebbero diversi dai musicisti della sua generazione (ovvero le persone nate fra il 1981 e il 2000), lui ha risposto: “Il modo in cui lo vedo potrebbe essere generalizzante, ma è così: i millennial vogliono tutto il potere possibile, la fama e i soldi, come le persone che lo hanno fatto prima di loro per motivazioni diverse, e lo vogliono senza impegnarsi in alcun modo. Mi dispiace, è così che la vedo. Le persone della mia generazione hanno lavorato sodo per ottenere tutto questo. I giovani invece vogliono tutti e subito, vogliono anche quello che hai, e non sono disposti a lavorare per tre o quattro decenni per raggiungere un obiettivo.
Hughes, non ha poi specificato se si riferisse anche all’ex collega Andrew Watt, ha però specificato: “Andrew proviene da quella generazione, se sei nato nei primi anni ’90, hai una diversa prospettiva del mondo. Hai a che fare con la faccenda di Internet, e ci sei cresciuto. Io sono della vecchia scuola, ho avuto un infarto, mi hanno investito con la macchina, sono stato pugnalato e all’improvviso mi sono trovato a lavorare con persone che non avevano la minima idea di quali fossero i miei trascorsi. Volevano solo il successo. E il successo, diciamocelo, non arriva da un giorno all’altro.

 

 

 

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