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Dave Grohl: protagonista assoluto del documentario “Play”

Come è nato Play, il mini-documentario, online dal 10 agosto, di cui Dave Grohl è protagonista assoluto? Ce lo ha rivelato, in questa nuova ed esclusiva intervista

Testo: Lucio Mazzi

Racconta Grohl: “Guardare i miei bambini che iniziavano a suonare musica e imparavano a cantare o a suonare la batteria mi ha portato indietro nel tempo a quando avevo la loro età e ascoltavo i miei album, imparavo anzi ad ascoltarli. Quando poi ho portato i miei figli nelle scuole dove studiano musica, ho visto queste stanze piene di bimbi che s’impegnavano sul serio e mi sono emozionato. E così anche io, che sono un uomo di 49 anni, mi sono reso conto di continuare a impegnarmi a imparare anche se non è una cosa che può esserti insegnata realmente. Ma si è sempre pronti alla prossima sfida e si prova sempre a trovare il modo di migliorare ciò che si è imparato”.

E, in effetti, esprimere, e in qualche modo celebrare, proprio l’impegno di studio e applicazione che richiede la musica è alla base di questa sua ultima idea. Perché le sfide che Grohl si è trovato ad affrontare nel suonare tutti gli strumenti (7) in Play sono le stesse che si presentano agli studenti tutti i giorni: gli sforzi  per migliorarsi e per acquisire nuove abilità non sono affatto diverse per una rockstar “da stadio” rispetto a chi invece con lo strumento è alle prime armi. Un concetto che il musicista ha voluto esprimere scegliendo di riprendere tutto dal vivo e in diretta, cosa che per lui ha significato ricominciare da capo ogni volta  che nel corso dei 23 minuti della canzone ci fosse il benché minimo errore, oppure avesse soltanto la sensazione di poter suonare meglio. La missione di Play è promuovere l’educazione musicale a livello mondiale, per questo il film è inframezzato dalle immagini di studenti della scuola di San Fernando Valley che suonano e si sforzano di farlo al meglio. Esattamente come fa il leader dei Foo Fighters. E grazie a nuove partnership con organizzazioni musicali, scuole, mass  media in tutto il mondo, Play, e il ritratto della gioia di suonare che rappresenta, dovrebbe servire da catalizzatore per discussioni e azioni tese ad aiutare l’educazione musicale a diffondersi in tutto il mondo.

Il film, di cui avremo la versione in vinile il 28 settembre, è stato diretto dallo stesso Grohl e dal suo collaboratore di SoundCity/Sonic Highways Mark Monroe, registrato da Darrell Thorp (già al fianco dei Foo Fighters per CONCRETE AND GOLD) e ripreso nel classico bianco e nero da Brandon Trost (The Disaster Artist, This is The End) con un’illuminazione studiata appositamente per evidenziare luci e ombre di questo epico documentario strumentale.

Questo articolo appare originariamente nel numero 70 di Classic Rock Italia. Disponibile cliccando qui

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Tags: dave grohl

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