Dal titolo “On the Wall”, un ovvio richiamo al primo album da solista di Jackson “Off the Wall”, la mostra era già stata allestita alla National Portrait Gallery di Londra l’estate scorsa e mostra il celebre artista attraverso 120 opere di circa 40 artisti che omaggiano il Re del Pop attraverso foto, video, quadri, sculture e performance.
L’intento dell’esposizione è quello di mostrare come Michael Jackson sia diventato il personaggio culturale più rappresentato al mondo dagli artisti a lui contemporanei, a partire da Andy Warhol che nel 1982 utilizzò per la prima volta la sua immagine.
Tra le opere esposte, oltre a quelle di Wharol, ci sono anche quella di Kehinde Wiley, che ritrasse Jacko a cavallo come nel dipinto di Rubens, Filippo II d’Asburgo, e la foto di David LaChapelle con il cantante che cammina su cubi illuminati come nel video di “Billie Jean”.
Le opere provengono da collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, e tra i lavori esposti ci sono anche nuove opere realizzate ad hoc per la mostra.
“On the wall” rende omaggio ad una delle personalità più influenti dello scorso secolo, che ancora oggi, a 10 anni dalla sua morte, continua ad avere una grandissima influenza culturale sull’arte contemporanea. La mostra, dopo Parigi, verrà spostata al Bundeskunsthalle di Bonn, in Germania, fino al prossimo luglio, e poi al Museo d’Arte Moderna di Espoo, in Finlandia, fino a gennaio 2020.
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