L’album è quello in cui la firma jingle-jangle caratteristica dei Byrds sfila via in favore di un allora ancora pionieristico discorso imbastito sul nascente country rock. Roger McGuinn e Chris Hillman sono gli unici superstiti della line-up originaria e con loro sono il cugino del secondo Kevin Kelley alla batteria e il cantante, chitarrista e tastierista Gram Parsons, il più flippato per la nuova direzione intrapresa. In più, alle session intervengono vari turnisti, alcuni del giro Nashville: con i suoni Grand Ole Opry del banjo, del fiddle e della pedal steel il loro contributo marchia a fuoco la scaletta, composta prevalentemente da cover.
Come nel Cd, in questa ristampa riemergono le tracce incise con le parti vocali di Parsons che nell’Lp originale erano state sostituite da quelle di McGuinn, bonus vari, alternate track e sei brani della International Submarine Band dello stesso Parsons. Completa il tutto un booklet di otto pagine con interessanti note di David Fricke, autorevole firma di «Rolling Stone».
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