Categories: Classic RockNews

Fleetwood Mac: esce Before The Beginning Vol 2: Live & Demo Sessions 1970

Arriva il volume 2 di Fleetwood Mac – Before The Beginning, con registrazioni e rarità del 1970.

Il 17 aprile sarà pubblicato il secondo volume di Fleetwood Mac – Before The Beginning, con registrazioni del 1970, arriva dopo il precedente Volume 1, con la musica risalente agli anni 1968 e 1970. Scoperte per puro caso negli Stati Uniti, le registrazioni sono state certificate come appartenenti alla band e autenticate da esperti di settore. Gli stessi Fleetwood Mac hanno dato la loro piena approvazione alla pubblicazione di questo materiale.

I Fleetwood Mac di Peter Green ebbero una carriera breve ma enormemente prolifica, con la registrazione nel 1968 delle prime prove della band e con quelle del 1970 risalenti invece ad uno dei loro spettacoli finali prima che Peter lasciasse la band. Questa confezione include inoltre immagini rarissime della band risalenti proprio a quell’epoca.

Il membro fondatore dei Wishbone Ash, Andy Powell – considerato uno dei chitarristi rock più innovativi e influenti di tutti i tempi – afferma che la chitarra di Peter Green è stata per lui fonte d’ispirazione:

Il 1967/68 era stato un periodo fondamentale di risveglio per me. Avevo 17 anni. C’era così tanta intensità musicale ovunque. Avevo trascorso quelle due estati andando ai festival in tutto il Regno Unito per vedere i Cream, John Mayall ed Hendrix, ed avevo studiato i lavori di tutti quei musicisti e le loro rispettive influenze. Ebbi la fortuna di partecipare al primo concerto dei Fleetwood Mac al Windsor Jazz and Blues Festival del 1967 con Peter Green che suonava a pochi passi da me, in modo incredibile. Quell’esibizione marcò il mio destino, l’ispirazione e lo scopo della mia vita come chitarrista. A quei tempi regnavano i chitarristi, in particolare i chitarristi britannici. Ma Peter Green era diverso. Mi aveva attratto in quel particolare spettacolo perché era così modesto, umile e tuttavia amava divertirsi. Il suo suono e il suo modo di esibirsi erano profondamente commoventi, anche se lui stesso sembrava non prendersi troppo sul serio. Sembrava molto più umano ed accessibile di molte altre icone della chitarra, al punto che alla fine del loro spettacolo ebbi l’impulso di saltare sul palco e (rispettosamente) chiedere un bis. Quella esibizione rappresentò l’inizio di tutto per me, volevo essere completamente immerso nell’intensità del mio modo di suonare la chitarra. Volevo giocare con il tipo di emozioni che Peter aveva portato in scena in modo così trasparente. In seguito, con la nostra band – i Wishbone Ash – ho cercato di avvicinarmi al suo modo di suonare senza mai essere uguale a lui. Peter e i Fleetwood Mac sono stati un’ispirazione senza fine a così tanti livelli che non posso nemmeno quantificarlo. Scoprire che ci sono delle performance inedite che stanno per essere pubblicate è davvero eccitante per me!

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Arrivano i THE BLACK CROWES a Milano!

Al TAM Teatro Arcimboldi Milano, il 27 maggio, arrivano i THE BLACK CROWES per la…

12 ore ago

“Se non sei famoso non esisti!” | VINILE

L’editoriale di Michele Neri dedicato ai lettori di VINILE: che fine ha fatto il senso…

19 ore ago

Quando Freddie Mercury scrisse “Killer Queen” in una notte | CLASSIC ROCK

Scritta per essere inserita nel terzo album dei Queen, "Killer Queen" si rivelò da subito…

2 giorni ago

Quando De André superò i Led Zeppelin nelle classifiche

De André costruì un concept album sul tema dei vizi e delle virtù. E sbancò…

2 giorni ago

E cosa c’entra Beyoncé su «Classic Rock»?

"Vi consiglio di ascoltare COWBOY CARTER di Beyoncé, magari fra un Metallica e un Pink…

3 giorni ago

Fuori oggi l’attesissimo numero di CLASSIC ROCK

Finalmente in edicola e online, il nuovo numero di CLASSIC ROCK con in copertina la…

4 giorni ago

This website uses cookies.