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David Bowie non cercare un nuovo sound, l’ha già trovato Giorgio Moroder

Pioniere della musica elettronica, padre della disco e maestro delle colonne sonore. Negli anni 70, Giorgio Moroder aveva già scritto "la musica del futuro".

My name is Giovanni Giorgio, but everybody calls me Giorgio.
Once you free your mind about a concept of
Harmony and of music being correct
You can do whatever you want
So nobody told me what to do
And there was no preconception of what to do.

I Daft Punk omaggiarono così nel 2013 il padre italiano della musica dance e dell'elettronica. Un uomo che, 80 anni tondi tondi, ha saputo lasciare il segno come autorevole produttore, cantautore, dj, performer. Ma anche come compositore per il cinema, un'attività che gli valse ben tre Premi Oscar (uno nel 1979 per la migliore colonna sonora col film Fuga di mezzanotte e altri due alla migliore canzone: nel 1984 per Flashdance... What a Feeling e nel 1987 per Take My Breath Away da Top Gun).

Giorgio Moroder, orgoglio trentino, si presentò fin dal suo esordio come colui che “sapeva creare la canzone giusta per il momento giusto”.

Il viaggio di Moroder inizia a Ortisei, il paese nativo, come deejay. Tempi in cui “si lavorava tanto e non si guadagnava niente”. Poi, la gioventù in Europa con diversi gruppi musicali e il trasferimento a Berlino, dove Giorgio comincia a scrivere pezzi per se stesso e per altri artisti. 

Nel 1971 si sposta a Monaco, dove fonda il suo primo studio di registrazione. Ed è qui, qualche anno dopo, che incontra Donna Summer. A quei tempi, LaDonna Adrian Gaines non è ancora la “Queen of Disco” che tutti conosciamo, ma una modella part-time.

Giorgio ascolta la voce di Donna, ne rimane affascinato e decide di produrre il suo primo album. Per la disco music è un nuovo inizio. Gli orgasmi di Donna Summer in Love to Love you Baby, più di settanta in 17 minuti, destano scandalo in tutto il mondo. Erotico, vivace, il brano si dimostra perfetto per le discoteche, non più solamente un luogo di divertimento, ma anche di innovazione musicale.

Dopo il successo Love to Love you Baby, numero due nella Billboard Hot 100, il nome di Moroder è sulla bocca di tutti. Seguono altri album, in cui la voce sensuale di Donna Summer viene nuovamente plasmata e guidata dal produttore. Nel maggio del 1977, Donna pubblica I REMEMBER YESTERDAY, con il suo brano di punta: I Feel Love, un'incredibile fusione di musica techno e disco.

Alla fine degli anni 70, l’uso massiccio di sintetizzatori era una pratica ancora poco comune. I Feel Love è il trampolino di lancio che serviva. Niente più orchestre acustiche, ma un sintetizzatore Moog, una linea di basso e una melodia modulata a intervalli regolari insieme alla voce sensuale di Donna.

Un sound così non si era mai visto.

Si racconta che un giorno, il musicista e produttore Brian Eno entrò con il disco REMEMBER YESTERDAY negli Hansa Studio di Berlino, dove stava collaborando con David Bowie alla realizzazione della celebre Trilogia Berlinese

Brian fermò le registrazioni e gli disse:

Ascolta, non serve guardare altrove. Questo è il brano che cambierà la storia della musica dance per i prossimi 15 anni.

Brian Eno e David Bowie erano d’accordo: quello era il suono del futuro. Ed era opera di un artista italiano con cui lo stesso Bowie, di lì a poco, avrebbe avuto modo di collaborare. 

Sarebbe superfluo, ed eccessivamente lungo, riassumere in poche righe i successi che seguirono. Sta di fatto che, se c'è qualcuno che ha saputo immaginare il futuro in modo geniale, quello è Giorgio Moroder.

Ancora oggi, i suoi lavori vengono celebrati in ogni ambito, dalla musica al cinema. Basti vedere la terza stagione della serie Netflix, Stranger Things, dove viene omaggiata la colonna sonora de La storia infinita, che Giorgio compose e produsse ormai più di trent'anni fa.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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