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Quella prima (e ultima) canzone dei Joy Division

Il 2 maggio 1980, i Joy Division si esibirono nella Birmingham University High Hall. Tra i brani in scaletta, c'era una traccia che i fan del gruppo poterono ascoltare solamente quel giorno.

Una sala da pranzo in una residenza per studenti. Un pubblico di circa 300 persone, tra "secchioni", punk e rocker. Una location strana dove presentare una nuova canzone. Eppure, il 2 maggio del 1980, i Joy Division scelsero proprio la Birmingham University High Hall per promuovere la loro Ceremony.

Nessuno poteva sapere che quella sarebbe stata l'ultima esibizione della band prima del suicidio del frontman, Ian Curtis.

Allora, i Joy Division erano all’apice della loro fama. Era passato poco meno di un anno da quando il gruppo aveva pubblicato il suo album d'esordio UNKNOWN PLEASURE. Nel settembre del 1979, era stato ospitato per la prima volta su un canale nazionale, in uno show della BBC2. Poi, il primo tour in Europa, nel gennaio 1980

Mentre la fama del quartetto post punk cresceva, andavano alimentandosi anche i problemi di salute del suo frontman. Le crisi epilettiche di Ian Curtis erano frequenti quasi quanto i collassi sul palco. Il 7 aprile del 1980, mentre il suo matrimonio stava andando a rotoli, Curtis tentò per la prima volta il suicidio assumendo una dose eccessiva di farmaci.

Ma a Birmingham, quel 2 maggio 1980, il leader dei Joy Division sembrava in forma. Davanti al variegato pubblico della residenza universitaria High Hall, i quattro musicisti suonarono per 45 minuti un totale di 11 canzoni. La più curiosa era la prima, sulla scaletta riportata semplicemente come new one, "nuova canzone".

Si trattava di Ceremony. Il brano, che faceva allora il suo esordio, vide quella sera anche la sua fine. Le uniche altre versioni di Ceremony, registrate da Ian Curtis, provengono infatti dal soundcheck del 2 maggio e da una sessione in studio il 14 maggio 1980, quattro giorni prima del suicidio del cantante.

I Joy Division avrebbero dovuto suonare Ceremony durante il loro tour negli Stati Uniti. Quel tour però non ci fu mai. La mattina del 18 maggio del 1980, Curtis si impiccò nella cucina della casa di sua moglie Deborah la quale, facendo ritorno intorno a mezzogiorno, rinvenne il corpo senza vita. Aveva poco più di 23 anni.

Con lui finì tragicamente l'avventura dei Joy Division, che da allora, rimasti in tre, assunsero il nome di New Order. Una delle prime cose che fecero fu provare a omaggiare il loro ex leader cantando Ceremony. Quando registrarono la loro versione con Bernard Sumner alla voce principale, però, ebbero grosse difficoltà: Curtis non aveva mai trascritto i testi e le sue voci erano parzialmente incomprensibili, con il risultato che Sumner avrebbe dovuto approssimarli.

Preferiamo dunque lasciarvi la Ceremony di Ian Curtis, così come venne registrata il 14 maggio 1980.

Pensate che, per il concerto di Birmingham, i biglietti andavano dalle 1.50 alle 1.75 sterline, l'equivalente di circa 2 euro attuali. Praticamente, con il prezzo di un biglietto della metro, avreste potuto godervi l'ultimo live dei Joy Division.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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