Una carriera iniziata a soli 16 anni insieme alle più grandi orchestre europee, la svolta artistica e poi, nel 2011, l'asportazione di una neoplasia e la scoperta di una malattia neurodegenerativa. Ma non si è mai arreso Ezio Bosso, che nel 2016 aveva commosso tutta l'Italia con il suo messaggio di forza e speranza portato sul palco del Festival di Sanremo.
Si è spento oggi, a 48 anni, nella sua casa di Bologna. Lo scorso settembre aveva dovuto dire addio al suo amato pianoforte, la malattia non gli permetteva più di suonare. Eppure fino a pochi giorni fa – in un'intervista al «Corriere della Sera» – raccontava di aver voglia di rivere gli amici una volta terminata la quarantena. Non smetteva di pensare al futuro.
Questa tenacia ce l'aveva già dimostrata proprio nel 2016, quando aveva dato a tutta Italia una lezione di vita con una delle standing ovation più belle e commoventi di tutte le edizioni di Sanremo.
Vogliamo lasciare che Ezio e la sua musica parlino per noi. Vi lasciamo due video interviste: la prima di quella serata a Sanremo che è riuscita, per una volta, a unire e commuovere tutta l'Italia.
La seconda intervista è invece a Music, il programma di Paolo Bonolis che lo ha visto ospite nel 2017.
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