Il brano che fu il successo e la condanna di Gene Clark

gene clark

Il 24 maggio del 1991, Gene Clark ci lasciava prematuramente. Ecco come il successo compromise gli ultimi anni del fondatore dei Byrds. 

Era il 1989 quando Tom Petty pubblicò il suo primo album solista, FULL MOON FEVER. Fra i dodici pezzi che lo componevano, Petty decise di inserire anche una cover: parliamo di I'll Feel a Whole Lot Better portata alla fama dai Byrds, storico gruppo folk-rock, nel 1965 quando venne pubblicata per la prima volta come B-side del secondo singolo della band.

L'autore del pezzo era l'allora chitarrista, armonicista, tamburellista e voce della band, Gene Clark, che al tempo era anche la penna che si celava dietro alla maggior parte dei brani dai Byrds. 

La scrittura di I'll Feel a Whole Lot Better risale ai tempi in cui Clark e soci stavano guadagnando terreno sulla scena folk-rock locale a suon di esibizioni memorabili in diversi club californiani. Pare che il pezzo sia stato scritto da Clark in pochissimi minuti durante una di queste serate e sembra proprio che fosse indirizzato a una ragazza frequentata dall'artista all'epoca per dirle, senza andare troppo per il sottile, che non si trovava più bene con lei e che stava pensando di lasciarla

Sembra che la genesi del brano non abbia nulla di speciale, eppure I'll Feel a Whole Lot Better diventerà presto uno dei brani più famosi della band facendo soprattutto la fortuna di Clark. Questo scatenò qualche moto di gelosia da parte degli altri membri della band e proprio queste incomprensioni verranno poi esacerbate durante il periodo di militanza di Clark nei Byrds, culminando con la sua uscita dal gruppo nel 1966.

Passiamo a diversi anni dopo quando, come anticipato, il cantautore e polistrumentista Tom Petty scelse I'll Feel a Whole Lot Better come brano da inserire nel suo album d'esordio come solista

Solo qualche anno prima, Clark aveva tentato un riavvicinamento con i suoi ormai ex compagni dei Byrds – McGuinn, Crosby e Hillman – che, però, non si erano mostrati interessati a proporre una reunion della lineup originale ai propri fan.

Così, Clark aveva deciso di buttarsi in un progetto che avrebbe coinvolto anche altri grandi esponenti del panorama musicale dell'epoca, come Rick Robert (ex membro dei Flying Burrito Brothers), Blondie Chaplin (ex chitarrista e voce dei Beach Boys), Rick Danko e Richard Manuel (entrambi ex membri dei Band) e, dulcis in fundo, Michael Clarke e John York (rispettivamente ex batteria e voce ed ex basso e voce dei Byrds). 

Dato che il progetto di Clarke era imperniato sulla celebrazione del ventesimo anniversario dalla pubblicazione dell'album d'esordio dei Byrds, MR. TAMBOURINE MAN (1965), e poiché questa nuova lineup messa in piedi da Clark stava iniziando a essere chiamata esattamente come la band originale, McGuinn, Crosby e Hillman si risentirono per via di questo progetto che utilizzava il loro nome senza che, però, loro ne fossero coinvolti. Un risentimento che pose definitivamente fine al progetto di Clark. 

Nello stesso periodo, la salute di Clark era in declino per via di problemi derivanti anche da alcuni vizi passati fra cui l'abuso di alcool. Questo periodo di astinenza durò fino a quando, nel 1989, uscì la fortunatissima cover di Tom Petty del suo brano le cui vendite ricoprirono letteralmente Clark di entrare derivanti dai diritti d'autore

Fu, allo stesso tempo, una fortuna e una condanna per l'artista che, con nuove infinite possibilità finanziarie, ricadde nelle sue vecchie dipendenze che di lì a qualche anno l'avrebbero portato alla prematura scomparsa, avvenuta il 24 maggio del 1991.

Il successo per Clark fu sempre un'arma a doppio taglio e la sua I'll Feel a Whole Lot Better ne è un esempio lampante: uno dei suoi pezzi più apprezzati legato, però, fin dall'inizio ad alcuni sfortunati eventi

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