Gianna Nannini: ecco il suo nuovo progetto per il 2021

gianna nannini

Una, perchè ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le altre. Nessuna, affinché nessuna donna sia più vittima. Centomila, come le voci che si potranno unire al progetto. 

"UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO" è il nome del progetto in cui Gianna Nannini ha deciso di impegnarsi insieme ad altre sei artiste: Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Elisa, Laura Pausini e Giorgia. Sette artiste molto diverse tra loro, accomunate però da un fattore comune: essere donne

Proprio per supportare donne vittime di violenza è nato infatti il progetto "UNA. NESSUNA. CENTOMILA. IL CONCERTO": uno show che si terrà nel giugno 2021 (è stato infatti posticipato a causa dell'emergenza sanitaria globale) sul palco della RCF Arena Reggio Emilia, e i cui proventi saranno destinati i centri antiviolenza selezionati sulla base di trasparenza e tracciabilità.

Ognuna delle artiste si esibirà con la sua band, e potrà invitare un collega uomo a esibirsi con lei. L'obiettivo? Fare fronte comune, donne e uomini insieme, contro la violenza di genere

Secondo i dati ISTAT (reperibili qui) in Italia sono 6 milioni e 788 mila, dunque il 31,5% del totale, le donne tra i sedici e i settant'anni che nel corso della propria vita hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. La percentuale aumenta fino al 51% tra le le donne separate o divorziate. Inoltre, il 16,1% delle donne ha subito stalking nel corso della propria vita. 

Noi siamo delle testimonial, diciamo quello che una donna, da sola, non ce la fa a dire. 

Queste le parole di Gianna Nannini, nel video promozionale dell'evento. 

I microfoni utilizzati durante il concerto, strumento essenziale per far ascoltare la propria voce, saranno rossi. Microfoni rossi che siano anche megafoni, come ha spiegato Fiorella Mannoia, per divulgare e attirare l'attenzione su un problema serio. 

Le sette donne, con i loro microfoni rossi, hanno scelto un'occasione speciale per presentare la loro iniziativa: le ha accolte infatti con un lungo applauso il pubblico dell'Ariston, durante l'edizione 2020 del Festival di Sanremo, condotto da Amadeus: 

Per il sessantaseiesimo compleanno della cantautrice italiana, non potevamo non ricordare questo progetto, uno dei più impegnati nel futuro della Nannini, nonché perfettamente in linea i suoi ideali.

Fin dagli esordi infatti, prima del successo e del rock, la Nannini è stata una delle prime cantautrici italiane femministe, che di tematiche femministe e progressiste parlavano nei suoi brani. 

Basti pensare a Ti avevo solo chiesto di toccarmi, risalente al 1976, che parla di autoerotismo. La cantautrice, con questo brano all'avanguardia rispetto al panorama italiano contemporaneo, ribaltava il topos della donna che ricerca qualcosa di più del puro e semplice piacere.

O anche Morte per preocurato aborto, risalente allo stesso anno. Ricordiamo che, all'epoca, l'aborto in Italia era ancora illegale. Ecco quindi che Gianna Nannini, come una secchiata di acqua gelida, apriva gli occhi al suo pubblico, sensibilizzando su una problematica all'epoca irrisolta nel nostro Paese: quella di una donna spinta a cercare metodi illegali per abortire. 

Gianna Nannini, insomma, si è sempre battuta per i diritti delle donne, perfino quando la sua voce non era così autorevole. Oggi, grazie alla sua fama, può continuare a impegnarsi concretamente perché la parità di genere divenga realtà. E sceglie di farlo con l'aiuto di sei splendide colleghe. Perché insieme siamo più forti. 

UNA. NESSUNA. CENTOMILA. 

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