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I Nirvana e la loro canzone “pop” in un album grunge

Anche i più grandi artisti a volte si sentono sotto pressione. Era il caso di Kurt Cobain, che il 15 giugno 1989 pubblicò con i suoi Nirvana BLEACH, album d'esordio.

Era la primavera del 1994 quando la tragica morte del frontman dei Nirvana, Kurt Cobain (ve ne abbiamo parlato qua), riportò all'attenzione pubblica uno degli album centrali della storia del grunge: BLEACH. Il disco si piazzò infatti al primo posto nella top 50 degli album più venduti negli States stilata da «Billboard Magazine».

L'album era stato pubblicato circa cinque anni prima, esattamente il 15 giugno del 1989 come album d'esordio della band. E non era stato un esordio qualunque: le prove che portarono alla pubblicazione del disco furono eccezionalmente brevi (circa due o tre settimane).

Inoltre, anche se non raggiunse l'enorme successo commerciale a cui sarebbe invece arrivato NEVERMIND, BLEACH acquisì col tempo grande popolarità, fino a essere inserito nella lista dei 50 album grunge migliori di sempre stilata da «Rolling Stone» nel 2019

Il contenuto piuttosto oscuro dell'album pare sia da attribuirsi allo stato d'animo di Cobain mentre scriveva i testi. Forse proprio perché scritto durante un impeto di rabbia, BLEACH non divenne mai l'album preferito di Cobain. Nonostante ciò, è ammirevole il fatto che, secondo alcune dichiarazioni, il frontman scrisse la maggior parte dei testi addirittura la sera prima dell'inizio delle registrazioni

Dell'album si potrebbe notare la copertina: una fotografia in bianco e nero scattata dall'allora fidanzata di Cobain, Tracy Marander, durante un concerto della band.

La ragazza è presente anche all'interno dell'album: è Tracy infatti la protagonista del brano About a Girl, uno dei pezzi probabilmente più riusciti dell'intero album. Un pezzo che raccontava una storia d'amore giunta ormai alla fine, con molti dolorosi strascichi. 

La stessa canzone fu protagonista di una memorabile performance della band, nel novembre del 1993, durante il programma televisivo MTV Unplugged, il cui format prevedeva che gli artisti si esibissero circondati da un'atmosfera informale, in modalità "unplugged", acustica, come se stessero suonando di fronte a pochi intimi (scopri qua le migliori esibizioni).

La canzone in questione fu un salto nel vuoto per Cobain che, al tempo, cercava di nascondere le sue influenze pop conformandosi alle tendenze del nascente genere grunge. Un genere che era anche quello verso il quale lo spingeva la Sub Pop, etichetta di BLEACH.

Inserire una canzone come About a Girl in un disco come BLEACH significava rischiare di allontanare tutti coloro che si aspettavano dai Nirvana qualcosa di decisamente grunge

A volte, però, bisogna rischiare. Ci lasciamo proprio con una dichiarazione del frontman a riguardo, rilasciata durante un'intervista a «Rolling Stone» del 1993:

Anche solo inserire About a Girl in BLEACH era un rischio. A me piaceva moltissimo il pop, per esempio mi piacevano i R.E.M. e mi piaceva molto il pop anni 60. Ma la scena underground mi metteva fortemente sotto pressione – tipo il genere di pressione che hai addosso quando vai a scuola. Quindi inserire un tipo di canzone simile a quelle dei R.E.M. in un album grunge, in quello scenario, era un rischio. 

Alessia Marinoni

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Alessia Marinoni

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