Di chi parla Carly Simon in “You’re So Vain”?

C'è un segreto che, dopo molti anni, Carly Simon non è ancora pronta a rivelare: di chi parla nel testo della sua You're So Vain

Era il 25 giugno del 1945 quando Carly Simon nacque nel Bronx, la nota contea a nord di Manhattan. Suo padre era il cofondatore della Simon & Schuster - una delle più grandi case editrici statunitensi - e un pianista appassionato di musica classica. La madre di Carly, invece, era una cantante e attivista per i diritti civili. Così, fin da piccola, la Simon venne introdotta al mondo della musica grazie alla grande passione e al grande estro creativo dei suoi genitori. 

Purtroppo, però, la sua infanzia non è stata idilliaca: da adulta, la cantante avrebbe rivelato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte di un amico di famiglia quando era ancora una bambina. Probabilmente in seguito a questo evento traumatico, da ragazzina iniziò a balbettare e venne sottoposta dai genitori a diverse visite psichiatriche con relative cure che, però, non portarono a nulla di buono.

Finché un giorno, forse per puro caso, Carly si rese conto che la cosa che le veniva più naturale era cantare: in effetti, quando cantava i balbettii si fermavano e (come spesso accade a molte persone che soffrono di balbuzie) riusciva a cantare senza problemi

Iniziò così a scrivere canzoni utilizzando il canto come mezzo espressivo per superare il senso di soffocamento che le dava il parlato comune.

Nella seconda metà degli anni 60, queste canzoni divennero la base per creare un gruppo con sua sorella Lucy, le Simon Sisters. Dopo un paio di dischi di scarso successo commerciale, tuttavia, Lucy si ritirò dal palcoscenico per dedicarsi alla famiglia. 

Così, nel 1970, Carly ottenne il suo primo contratto discografico come solista con la Elektra Records senza sapere che, di lì a poco, sarebbe diventata una vera e propria icona di quel magico decennio. 

Il suo primo album, CARLY SIMON, venne pubblicato nel marzo del 1971 e conteneva la sua primissima hit che entrò nella top 10 del periodo That's the Way I've Always Heard it Should Be, un componimento che prende spunto dalla musica classica tanto cara al padre di Carly per trattare argomenti di estrema importanza relativi all'infanzia e alla giovinezza dell'artista.

Fu poi la volta del suo secondo album, ANTICIPATION, che venne pubblicato nel novembre dello stesso anno e che, proprio come il suo predecessore, conteneva una hit di grande successo. In questo caso si tratta del lead single Anticipation, pezzo diventato molto famoso anche perché inserito in diversi spot pubblicitari dell'epoca. Il testo, scritto nel giro di 15 minuti, parla dei sentimenti della giovane artista poco prima di incontrare il collega cantautore Cat Stevens per un appuntamento. 

Ma ecco, finalmente, l'arrivo del successo: fu You're So Vain a spingere Carly Simon in cima alle classifiche dell'epoca e a renderla un'icona di quegli anni nell'immaginario collettivo.

Il brano venne pubblicato nel novembre del 1972 e ottenne un successo immediato anche grazie a quell'aura di mistero dalla quale è avvolto il testo: si parla di diversi uomini, probabilmente tre, talmente vanitosi da pensare che certamente quel pezzo era stato scritto dalla Simon proprio per loro. L'identità di questi uomini non venne mai svelata fatta accezione per uno, l'attore statunitense Warren Beatty.

Così, partì la caccia all'uomo con la quale i fan della Simon tentarono di identificare i personaggi incriminati. La Simon stessa giocò sull'argomento lasciando diversi indizi come, per esempio, alcune lettere contenute nel loro nome. Nel 2003, durante un'asta di beneficenza, Carly Simon riuscì perfino a vendere la possibilità di conoscere il nome di una o più persone delle quali parlava nella sua hit al migliore offerente a condizione che tenesse il segreto per sé. 

La particolarità della canzone sta anche nella partecipazione di alcune personalità di spicco come il famoso musicista e produttore tedesco Klaus  Voormann al basso e Mick Jagger che contribuì come corista anche se non viene menzionato nei credits.

Tornando ai misteriosi uomini protagonisti del brano, la matassa non è stata ancora sbrogliata ma, se volete cimentarvi nell'impresa, ecco, qui sotto, la hit in questione.

Alessia Marinoni

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Alessia Marinoni

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