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Per Eugenio Finardi la musica è ribelle

Nel 1952 nasceva il cantautore Eugenio Finardi. I suoi primi album, NON GETTATE ALCUN OGGETTO DAI FINESTRINI, SUGO e DIESEL, erano improntati al cambiamento sociale. 

Gli anni Settanta furono tra i più controversi e combattuti della nostra storia nazionale. Furono, purtroppo, gli anni di piombo, del terrorismo sia di destra che di sinistra, ma anche gli anni della promulgazione dello Statuto dei Lavoratori e della legge sul divorzio. Sicuramente fu un momento di profondo rinnovamento sociale

In questo contesto si collocano i primi tre album della produzione di Eugenio Finardi: NON GETTATE ALCUN OGGETTO DAI FINESTRINI (1975), SUGO (1976) e DIESEL (1977). Tutti e tre vennero pubblicati dalla Cramps Records, casa discografica fondata da Gianni Sassi nel '72 con lo scopo di dare una voce ai cantautori italiani emergenti e più all'avanguardia, che non riuscivano a trovare il proprio posto spesso perché non considerati.

Tra questi, inutile dirlo, spicca Finardi, che ricorda:

La Cramps è stato un piccolo miracolo, la fortissima personalità di Gianni Sassi è riuscita a creare qualcosa che fino ad allora nessuno aveva potuto fare in Italia [...] Era un primo tentativo di fare musica indipendente italiana.

Per questo artista, il rock era un modo per diffondere i propri ideali, e la musica doveva parlare direttamente alla gente, per rinnovare la società. Ne sono la prova schiacciante alcuni brani del suo primo album, NON GETTATE ALCUN OGGETTO DAI FINESTRINI. Se solo avessi si scaglia contro la mancanza di valori delle società consumistiche, mentre Quando stai per cominciare condanna la leva obbligatoria

Insomma, come dice un suo brano inserito nell'album SUGO, per Finardi la musica è ribelle. Musica Ribelle racconta la storia di due ragazzi, Anna e Marco, e della musica che ascoltano. Lui, in particolare, ama il rock, ma "quello che non reggo sono solo le parole". In un'intervista con il «Corriere della Sera», Finardi ammette che si tratta di una critica velata al rock italiano a lui contemporaneo, spesso a suo parere troppo poco impegnato o troppo poco diretto. 

Erano i ragazzi che vedevo intorno a me. Era il mio modo per criticare la musica italiana: da un lato me la prendevo con quelli come Baglioni, lui mi ha poi detto di aver sospettato qualcosa, e dall’altro con l’ermetismo che rinfacciavo a De Andrè perché pensavo fosse il momento di fare la rivoluzione nella musica e nella società: il Pci era vicino al sorpasso sulla Dc; credevamo veramente di poter cambiare il mondo.

Musica ribelle era nata nella stanza dei genitori di Finardi, quella stessa stanza in cui la madre di lui dava lezioni di opera (Finardi era figlio d'arte). Era stata scritta di getto e traduceva una profonda convinzione del suo autore: anche la musica ha un ruolo da svolgere per il cambiamento della società

Ma da qualche tempo è difficile scappare,
c'è qualcosa nell'aria che non si può ignorare
è dolce, ma forte e non ti molla mai
è un'onda che cresce e ti segue ovunque vai

E` la musica, la musica ribelle
che ti vibra nelle ossa
che ti entra nella pelle
che ti dice di uscire
che ti urla di cambiare
di mollare le menate
e di metterti a lottare

Nel 2016, dopo aver ritrovato nell'archivio Cramps le incisioni originali dei primi 5 album di Finardi, il cantautore ha realizzato il progetto discografico 40 ANNI DI MUSICA RIBELLE, una massiccia operazione di recupero del passato. Finardi sul suo sito ufficiale lo descrive così:

40 ANNI DI MUSICA RIBELLE è il mio ritorno al futuro. Sono andato a scavare tra bobine, suoni, canzoni, ricordi e ho ritrovato l'energia che vibra nelle ossa ed entra nella pelle. 

Non si tratta di semplice nostalgia: l'impegno militante non si esaurisce mai, la musica, anche ad anni di distanza, continua a essere ribelle. 

Ilaria Aceto

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Ilaria Aceto

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