Durante la sua lunga carriera il cantautore britannico non si è di certo fatto mancare dei pezzi che hanno letteralmente fatto girare la testa a ogni fan. Ecco quelli che sono, secondo noi, 10 dei migliori brani contenuti nella discografia di Elvis Costello. E voi, quali titoli aggiungereste?
Nella cultura angloamericana, il blu è il colore della tristezza, tanto che esiste un'espressione (feeling blue) utilizzata da chi vuole trasmettere un senso di profonda malinconia. Ed è proprio la malinconia a troneggiare in questo pezzo: pare, infatti, che in quel periodo il raffinato cantautore portasse molto spesso degli occhiali dalle lenti tinte di blu.
Quest'abitudine gli diede un ottimo spunto per il pezzo in questione ma, a suo dire, gli causò anche un certo principio di depressione... prova che ciò che si dice del colore blu è realtà.
In una classifica sui migliori pezzi di Costello sarebbe impossibile non includere Alison: si tratta di un pezzo scritto dal cantautore nel 1977 per il suo album d'esordio MY AIM IS TRUE. A oggi, Alison è una delle canzoni più famose dell'artista il cui significato, però, rimane ancora parzialmente misterioso. Costello dichiarò solo di essersi ispirato nella stesura del testo a una donna che lavorava in un supermercato.
Passiamo a un pezzo preso dal secondo album di Costello, THIS YEAR'S MODEL (1978). Parliamo di Pump It Up, primo brano registrato da Costello con l'aiuto della sua band di supporto – the Attractions – e pezzo ironico ispirato alla famosa Subterranean Homesick Blues del collega Bob Dylan.
Ecco Costello in un duetto con la star del country George Jones in questo pezzo registrato nell'estate del 1978 per MY VERY SPECIAL GUESTS, un album pieno di featuring pubblicato da Jones l'anno successivo.
Viene considerata una delle canzoni più belle del Costello degli anni 90. Venne, infatti, registrata per BRUTAL YOUTH, album pubblicato nel 1994 e subito diventato un grande successo. You Tripped At Every Step parla di un incespicante rapporto tra un padre e una figlia e il tono sentimentale della canzone non ha mai smesso di commuovere gli ascoltatori.
Un altro pezzo che arriva direttamente dagli anni 90, questa volta dall'album ALL THIS USELESS BEAUTY (1996), ultimo registrato con la sua storica band di supporto.
Torniamo, ancora una volta, al 1994 e a BRUTAL YOUTH ma, questa volta, lo facciamo con una ballad, Sulky Girl, un pezzo con il quale Costello mette a confronto la propria partner dell'epoca con una ragazza – appena conosciuta – molto più ribelle di lei.
Facciamo un passo indietro nel tempo e torniamo nuovamente a MY AIM IS TRUE, primo album di Costello. È qui che troviamo Mystery Dance un pezzo a metà fra il blues e il rock che incantò l'audience dell'epoca (e non solo).
Costello fu, assieme a T-Bone Burnett, il coautore di questo magnifico pezzo identificato dall'artista come una canzone contro la paura. Il brano in questione venne scritto per la colonna sonora del film del 2003 Ritorno a Cold Mountain e venne registrato dalla musicista americana Alison Krauss. Nel 2004, Costello ne registrò una nuova versione assieme alla cantante Emmylou Harris, versione che divenne il brano di chiusura dell'album di Costello THE DELIVERY MAN.
Torniamo al secondo album di Costello, THIS YEAR'S MODEL, con questo brano che racconta esplicitamente di come, secondo Costello, le principali stazioni radio statunitensi si stavano vendendo alla musica commerciale. Forse per questo suo spirito così ribelle, Radio Radio divenne uno dei brani più apprezzati dell'artista.
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