Nel 1965, Bob Dylan stava attraversando un periodo buio della sua carriera: non era soddisfatto di se stesso, nè delle aspettative che il pubblico riponeva in lui. Meditava anche di smettere di cantare. Poi scrisse Like a Rolling Stone, e la sua vita subì una svolta. Quel singolo, che spinse Bruce Springsteen ad affermare: "Suonava come qualcuno che avesse aperto a calci la porta della tua mente. [...] Sapevo di star ascoltando la voce più forte che avessi mai sentito", gli diede la forza di andare avanti.
Così, il 30 agosto 1965, sulla spinta del rinnovato entusiasmo di Like a Rolling Stone, pubblicò uno dei suoi album di maggior successo: HIGHWAY 61 REVISITED.
L'autostrada che dà il nome al disco e che ispirò Bob Dylan esiste davvero. La Route 61 attraversa gli Stati Uniti, e collega il Minnesota, dove il cantautore è nato, a New Orleans, città della musica per eccellenza.
Ecco alcune tappe fondamentali della Blues Highway, l'autostrada del blues:
Pur meno famosa della celebre Route 66, anche la Route 61 attira ogni anno molti visitatori, soprattutto il tratto che va dal Tennesee a New Orleans. In Tennesee è imperdibile Nashville, Music City piena di case discografiche. Da qui, non si può non allungare la strada per fare una visita a Graceland, la villa di Elvis (di cui vi abbiamo parlato qui).
Si procede all'interno dello Stato fino a Memphis. Qui, sono imperdibili i Sun Studios, culla del rock n' roll... è in questo luogo che hanno inciso artisti del calibro di Elvis e Johnny Cash. Sempre a Memphis poi va visitato il Memphis Rock & Soul Museum.
Procedendo sulla Route 61, prima ancora di arrivare a Clarcksdale, sono imperdibili due punti di interesse. Prima il Gateway to the Blues di Tunica, piccolo ma splendido museo del blues. Poi il Crossroads, l’incrocio tra la N State e la Desoto. Si narra che proprio in questo punto il chitarrista Robert Johnson abbia venduto l'anima al diavolo, in cambio della sua abilità musicale.
Lasciando Clarksdale ci si dirige in Mississippi: il blues è nato qui: Robert Johnson, Howlin’ Wolf e Charlie Patton hanno fatto proprio questo luogo. Per questa ragione occorre visitare il Birthplace of the Blues.
Proseguendo si arriva a Natchez, il più antico insediamento del Mississippi. Qui si trova il piùautentico juke joint della Route 61: l'Under Hills Saloon. Da Natchez, non si può far altro che dirigersi verso New Orleans... la città del jazz! Immergendosi nel clima della città non si può fare a meno di pensare a Louis Armstrong, che proprio qui era nato e aveva imparato a suonare la tromba.
Questi sono solo alcuni dei luoghi più famosi della Route 61. Capiamo bene perché questa autostrada faccia ormai parte dell'immaginario collettivo, e perché ancora oggi seduca moltissimi musicisti. Bob Dylan non è infatti certo l'unico ad essersi ispirato a questo itinerario. Tra gli altri ricordiamo James "Son" Thomas, che scrisse 61 Highway, e Loneliest Road That I Know di Guy Davis.
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