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L’ultimo concerto di Jimi Jamison con i Survivor

Fra litigi e riavvicinamenti, il rapporto fra il cantante e la sua storica band si avviò verso la fine, accompagnando Jamison nei suoi ultimi giorni di vita. 

I Survivor e il loro Jimi Jamison, che entrò nella band nel 1984 come frontman, sono ricordati per innumerevoli brani come, per esempio, The Moment of Truth,  diventata una hit grazie al suo inserimento nella colonna sonora del film campione di incassi Per vincere domani - The Karate Kid (1984).

L'entrata di Jamison fra le schiere dei Survivor diede inizio a una nuova era per la band fatta di successi come il primo album insieme VITAL SIGNS, dell'agosto del 1984, e di grandi eventi live al fianco di artisti prominenti del panorama rock internazionale come Bryan Adams per il quale i Survivor di Jamison aprirono diversi concerti di grande affluenza. 

Ecco arrivare un nuovo successo legato, ancora una volta, al mondo del cinema, con il brano Burning Heart dalla colonna sonora di Rocky IV (1985), che toccò il secondo posto della classifica statunitense.

Dopo aver prodotto un'altra grande hit – diventata poi disco d'oroIs This Love (1986), la band iniziò a disgregarsi per via di alcuni problemi interni e, dopo un consistente cambio di formazione, andò incontro a un lento ma inesorabile declino

Jamison, deluso dalle scarse vendite dell'ultimo album registrato con la band, TOO HOT TO SLEEP (1988) – decise di dedicarsi alla propria carriera come solista e di abbandonare il gruppo. L'abbandono, però, fu solo parziale poiché nel 1992 Jamison partì in tour e decise di unire ai propri pezzi da solista anche alcuni dei brani più iconici registrati durante la sua militanza nei Survivor (dato che il gruppo in quel periodo si era preso una pausa e gli ex membri stavano lavorando a progetti diversi). I concerti andarono benissimo tanto da decidere di riunirsi in studio con Sullivan e Peterik per lavorare a nuovo materiale insieme salvo, poi, mandare tutto a monte per via di discrepanze negli accordi contrattuali

Così, Jamison – pur continuando a esibirsi in pezzi della band, cosa che gli costò una denuncia da parte dei colleghi che nel frattempo avevano riformato il gruppo – si staccò definitivamente dagli ex membri per perseguire la propria carriera come solista.

Questo avvenne fino all'inizio del nuovo millennio quando l'artista si ricongiunse con i suoi compagni cominciando a lavorare a nuovo materiale fra cui un molto apprezzato brano natalizio pubblicato nell'inverno del 2002, Christmas Is Here.

La seconda riunione di Jamison con la sua storica band, però, fu bruscamente interrotta nel luglio del 2006, quando il cantante decise di lasciare nuovamente i compagni, ma non prima di aver pubblicato un nuovo disco insieme ai Survivor, REACH (2006), primo album della band dopo diciotto anni di improduttività e disco contenente molti brani inediti e alcuni vecchi pezzi registrati negli anni 90 quando David Bickler era ancora la voce del gruppo. 

I Survivor, però, furono destinati ad accompagnare Jamison fino alla fine dei suoi giorni: nel 2011 l'artista decise di riunirsi nuovamente alla propria band e, su grande richiesta del pubblico, esordì esibendosi nella più grande hit dei Survivor, Eye of the Tiger (in origine cantata da Bickler).

Dopo aver ripreso fra i propri ranghi anche Bickler, la band partì in tour, fiera di avere a disposizione le proprie due voci originali

Il 30 agosto del 2014, però, Jamison tenne il suo ultimo concerto: i Survivor si esibirono a Morgan Hill in California in uno show dallo scopo benefico i cui proventi andarono ad associazioni in supporto dei malati oncologici e dei giovani disoccupati. 

Poco dopo, il primo di settembre del 2014, Jamison spirò nella sua casa di Memphis, in Tennessee, stroncato da un ictus favorito anche da un'intossicazione da metanfetamina

Insomma, la lunga (e spesso travagliata) storia di amicizia fra i Survior e Jamison era destinata a finire bruscamente ma gli altri membri del gruppo ebbero la consapevolezza di aver accompagnato Jamison fino a qualche attimo prima del suo ultimo respiro

Alessia Marinoni

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Alessia Marinoni

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