Qual è il significato di “White Rabbit” di Grace Slick?

Nel 1967 i Jefferson Airplane pubblicarono SURREALISTIC PILLOW, guidato da un celebre brano dai risvolti misteriosi, scritto da Grace Slick.

Gli anni Sessanta sono stati gli anni del rock psichedelico, dei viaggi allucinogeni, di un immaginario fantasioso e surreale accompagnato dalla cultura flower power. E in questo frangente temporale si inserisce la musica dei Jefferson Airplane, guidati dall'indimenticabile Grace Slick. Alla fine degli anni Sessanta, Grace aveva una carriera da modella alle spalle e poco meno di trent'anni. Chi la guardava cantare diceva che stentava a sorridere, tenendo i denti serrati. 

Tuttavia, la gioia folle dei Jefferson Airplane era cosa nota, basti pensare a quella volta in cui cercarono irrompere alla Casa Bianca per aggiungere LSD al punch di Richard Nixon. Insomma, trasudavano fantasia e creatività da ogni poro e la stessa Grace Slick ha sempre detto di aver goduto a pieno i suoi anni giovanili, anche negli scivoloni e negli eccessi.

Nel 1967 il gruppo pubblicò SURREALISTIC PILLOW, album guidato da due bombe lanciate da Grace: Somebody To Love White RabbitIn particolare, di quest'ultima ci si chiede ancora quale sia il significato. 

Sicuramente il riferimento immediato è ai due romanzi di Lewis Carroll, Alice Nel Paese delle Meraviglie (1865) Alice attraverso lo specchio (1871)Quell'immaginario fiabesco, tra specchi distorti, personaggi grotteschi e passaggi di dimensioni era semplicemente perfetto. Ideale per rappresentare un'epoca votata agli eccessi e alla deformazione del pensiero attraverso i paradisi artificiali.

Così, la leggenda narra che Grace Slick scrisse la canzone tra il 1965 e il 1966 sotto effetto di LSD. E quel magico bianconiglio, che conduce Alice in una realtà onirica, altro non è che un simbolo delle droghe in voga all'epoca.

Questo significato più superficiale e apparente, tuttavia, si lega a un'ulteriore riflessione. 

Grace ha infatti sempre identificato in Alice un simbolo e uno sfogo della repressa cultura vittoriana. Ha insinuato inoltre che Carroll avesse scritto lui stesso i romanzi sotto effetto di allucinogeni.

Non si tratta solo di consumo di droghe, quanto dell'ipocrisia della middle class, che all'epoca consumava barbiturici come caramelle. Mentre per la borghesia il consumo di droghe era socialmente accettato, per gli artisti era condannato come pessimo esempio da seguire. C'era quindi un'incostanza da etichette che oscurava da sempre il panorama artistico e musicale. E con White RabbitGrace Slick voleva farlo sapere a tutti!

Francesca Brioschi

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