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Cosa ci fa J.R.R. Tolkien nelle canzoni dei Led Zeppelin?

3 maggio 1971, Copenhagen. I Led Zeppelin suonano per la prima volta Misty Mountain Hop. Ed è subito chiaro a tutti che quella montagna nebbiosa è una citazione dal Signore degli anelli. Ma come ci è arrivata nella canzone?

Se molte più persone dessero valore al cibo e alla cordialità e alle canzoni più che all’oro accumulato, questo sarebbe un mondo più felice.

La musica esiste nelle opere di Tolkien? Ovviamente sì.

Molti gruppi, a partire da metà degli anni Sessanta, si sono ispirati al Professore. Tutto nasce dall’interesse riscosso dalla trilogia de Il Signore degli Anelli nel mondo universitario britannico e nei college USA. Uno dei primi esempi di brani ispirati dalle opere di Tolkien è To Isengard, contenuta nel disco solista di Jack Bruce SONGS FOR A TAYLOR, pubblicato nel 1969.

Ovviamente, tra tutte le band, per fama e importanza svettano i Led Zeppelin, che nei loro primi anni scrissero più di una canzone ispirata da Tolkien. L’elenco comprende sicuramente The Battle Of Evermore, Misty Mountain Hop e Ramble On, ma qualcuno addirittura ha ipotizzato che alcune parti di Stairway To Heaven contengano riferimenti nascosti al mondo di Tolkien. La scala per il paradiso potrebbe essere infatti il Taniquetil, il monte più alto della Terra da cui Manwe, il signore dei Cieli, sorveglia le terre abitate da elfi e uomini.

Ma da dove nasceva l’interesse dei Led Zeppelin per Tolkien?

Probabilmente da due elementi: l’attrazione di Jimmy Page per l’occulto e in senso più ampio per il fantastico che sfugge dalla logica materiale, e il fatto molto semplice che all’epoca Plant e Page erano poco più che ventenni, e quindi totalmente immersi nella cultura giovanile del momento.

Come abbiamo accennato, Tolkien in quegli anni era l’autore cool per eccellenza. I campus USA avevano adottato la trilogia del Signore degli Anelli come modello di controcultura e lotta a un establishment militarista e tecnocratico. Quando sui vestiti degli studenti apparivano spillette con la scritta “I’m with Frodo”, significava esprimere la vicinanza al piccolo hobbit che lottava contro una potenza malvagia immensamente più forte, spietata e seducente.

Esattamente come si sentivano gli hippie. Piccoli, apparentemente inermi, in lotta contro una potenza militarista che pareva invincibile: il governo e l’esercito USA.

I Led Zeppelin, che nel triennio 1968-1970 esplosero nella scena rock riscrivendo la grammatica del genere, non potevano dunque non condividere questo amore del loro pubblico per il Professore per eccellenza della letteratura fantastica.

L'articolo completo, firmato da Alessandro Bottero e dedicato alle influenze di Tolkien e del Signore degli Anelli sul mondo musicale, è disponibile nel nuovo numero di «Hard Rock Magazine», in edicola e sul nostro store online!
Alessandro Bottero

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Alessandro Bottero

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