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Emerson, Lake & Palmer: tutti i segreti della copertina di BRAIN SALAD SURGERY

Nel novembre del 1973, gli Emerson, Lake & Palmer pubblicarono con la Manticore il loro quarto album in studio. Ecco l'idea dietro la copertina di BRAIN SALAD SURGERY.

Nel 1973 il gruppo, che era diventato famoso in Inghilterra e negli Stati Uniti, decise di creare una propria casa discografica, la Manticore Records. Il presidente, Peter Zumsteg, presentò a Emerson l’artista Hans Ruedi Giger, in vista della pubblicazione di BRAIN SALAD SURGERY, a cui mancava proprio la copertina.

L’incontro fu facile da arrangiare: il gruppo avrebbe suonato a Zurigo nell’aprile del 1973, la stessa città in cui abitava Giger. Così, dopo un concerto di due giorni, Emerson e Zumsteg andarono a casa dell’artista per conoscerlo. Neanche a farlo apposta, Giger aveva realizzato un trittico di teschi umani ascoltando della musica (tra cui quella degli ELP). Una coincidenza strabiliante, dato che quando Emerson lo conobbe, il titolo dell'album era provvisoriamente WHIP SOME SKULL ON YA, un’espressione che indica la fellatio, mentre “skull”, presa a se stante, è traducibile proprio con “cranio” o “teschio”.

A Emerson sembrò la cover adatta per il loro album, il cui titolo venne poi cambiato, come sappiamo, in BRAIN SALAD SURGERY. L’origine del nuovo titolo è probabilmente da ricercare nel testo del singolo Right Place, Wrong Time di Dr. John:

I been running trying to get hung up in my mind
Got to give myself a little talking to this time

Just need a little brain salad surgery
Got to cure this insecurity.

Giger realizzò quindi due dipinti: quello scelto per la copertina rappresenta un meccanismo contenente un teschio umano (e il logo degli ELP, progettato da Giger stesso). Ma all’altezza della bocca c’è una finestra circolare, che mostra il mento, il collo e la bocca del teschio da vivo. Al centro della copertina c’è l’apertura dell’album: le alette mostrano il secondo dipinto di Giger, il volto pieno di una donna ispirata dalla compagna dell’artista, Li Tobler. Il volto è incorniciato dai capelli ricci e presenta diverse cicatrici, tra cui quella di una lobotomia frontale.

Nella versione originale del dipinto, il tubo metallico cui è collegato il collo del teschio (quello su cui si staglia il loro ELP) rappresentava un fallo. Questa immagine venne respinta dalla casa discografica per il contenuto giudicato pornografico. Giger si rifiutò di modificare il dipinto, e questa operazione venne affidata a un altro artista.

I due dipinti andarono persi in seguito a una mostra in Svizzera nel 2005: il rimpianto dell’artista fu enorme, soprattutto per il dipinto della donna, che aveva dedicato alla sua compagna. I dipinti non furono mai ritrovati. H. R. Ginger è morto all’età di 74 anni, nel 2014. Emerson lo ricordò così:

Giger era un personaggio straordinario. I suoi dipinti assomigliavano sempre a delle foto. Usava l’aerografo per creare un’arte che sembrasse parte dell’immagine di un film.

Claudia Marzetti

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Claudia Marzetti

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