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Chi sono i batteristi più pagati di tutti i tempi?

Il batterista è una colonna portante della band. Nonostante suoni nelle retrovie del palcoscenico, il suo tocco è imprescindibile per dare energia vibrante al sound, soprattutto se è una punta di diamante del suo mestiere. Ma quanto torna in tasca ai più celebri batteristi?

Quando si parla di arte, i numeri passano in secondo piano. Si dà, giustamente, maggiore importanza alla tecnica, allo stile e alla capacità di suscitare emozioni nello spettatore. Tuttavia il mercato vuole la sua parte e il successo di un musicista si calibra anche sui suoi ingressi economici. Immaginiamo che in una band il profitto collettivo, diviso tra le vendite discografiche e i concerti, si equilibri su tutti i musicisti, laddove non ci sia un frontman dominante accompagnato dal suo complesso. 

Ogni musicista ha però una sua identità e la sua carriera può assumere diverse conformazioni. Così nella quotidianità dell'oggi, il batterista può essere un session drummer, come Steve Gadd, un insegnante, come Dom Formularo o ancora l'iconico membro di una band. Se nel primo caso lo stipendio medio annuo è di circa 50.000$, nel secondo si basa su fascia oraria, con una media di 90$ all'ora, mentre nel terzo è una cifra volubile, ancorata alla visibilità del gruppo. In relazione a questo, quindi, scopriamo chi sono i batteristi più celebri e pagati dello scenario rock. 

Il primo posto - rullo di tamburi - lo conquista l'indomito Ringo Starr, con un patrimonio netto di $300 milioni. La sua egida domina incontrastata dall'epoca d'oro dei Fab Four, ma non è l'unica band a vedere affondare nell'oro il suo batterista. Il secondo posto appartiene infatti a Dave Grohl e ai suoi $260 milioni. Il merito va principalmente ai Foo Fighters di cui è il carismatico frontman dal 1994, ma una firma aurea gliela donano anche i leggendari Nirvana. Chiude il podio Phil Collins, il batterista preferito di Topper Headen dei Clash. Il suo patrimonio di $250 milioni incornicia il binomio esplosivo di Genesis e carriera da solista. 

Chapeau anche per Don Henley, il cui nome è legato alla fortunata carriera con gli Eagles, che gli vale un cachet esperienziale di $200 milioni di dollari. Mentre su un altro vettore musicale, quello del thrash metal, si trova Lars Ulrich, quinto nella nostra classifica, con i suoi $175 milioni. Sesto in classifica è invece Charlie Watts, storico batterista dei Rolling Stones, il cui nome figura al 12esimo posto tra i migliori batteristi al mondo. Patrimonio netto? $160 milioni. Lo segue Larry Mullen Jr. che, a braccetto della sua band, gli U2, vincitrice di 22 Grammy, ha in tasca $150 milioni

E se non siete ancora soddisfatti, la lista continua. Non ci sorprendiamo dunque di vedere Roger Taylor dei Queen all'ottavo posto, un artista leggendario che si conquista $105 milioni. E di poco sotto si posiziona sotto Joey Kramer, da poco tornato con gli Aerosmith, con cui ha forgiato la sua carriera nel 1973. Il musicista, con un patrimonio di $100 milioni è stato anche colui che ha regalato il primo pedale al batterista dei Linkin Park, Rob Bourdon. Non ci resta quindi che chiudere la nostra classifica con il decimo posto, tenuto dal pirotecnico Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers. Il suo grande numero è $90 milioni

Da questa lista, stilata da «Celebrity Net Worth», riusciamo a farci una breve panoramica su come gira la ruota per l'ecelttico mondo dei batteristi. Non mancano poi altri big del rock, come Nick Mason dei Pink Floyd ($75 milioni) Rick Allen dei Def Leppard ($50 milioni). Ne abbiamo per tutti i gusti, ma nessuna cifra può oscurare il valore portante della musica. 

Francesca Brioschi

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