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Perché Joe Perry e Brad Whitford abbandonarono (per poco) gli Aerosmith?

I due iconici chitarristi del quintetto di Boston sono sempre stati affiatati sul palcoscenico così come in amicizia, tanto che, agli inizi degli anni Ottanta, hanno abbandonato insieme la loro band per un breve periodo. Ma come mai?

Nel 1972, a un anno dal debutto epocale degli Aerosmith, il chitarrista ritmico Ray Tabano fu sostituito da un nuovo membro, Brad Whitford. Fu l'indomabile chitarrista Joe Perry a presentare alla band quel musicista appena ventenne che, nei decenni di carriera della band, lo avrebbe affiancato in una coppia esplosiva sul palcoscenico. Whitford era infatti la controparte perfetta alla chitarra che Perry cercava. Qualcuno in grado di compensare, con sonorità più chiuse, il tocco acceso, sperimentale e vibrante di Perry. 

Da un lato la Fender, Stratocaster o Telecaster di Joe, dall'altro la Gibson Les Paul di Brad hanno scritto il canonico sound hard rock degli Aerosmith. E, nonostante l'amicizia indissolubile tra Perry e Steven Tyler, uniti dalla simbolica firma dei toxic twinsper il loro vezzo per le droghe, Whitford ha sempre offerto quel tocco musicale completivo alla band. Una sorta di arma nascosta del gruppo, indelebile traccia compositiva di alcune hit, come Last Child del 1976. E proprio a un anno da quel pezzo, le sorti degli Aerosmith sarebbero evolute in un groviglio indistricabile di drammi interni. 

L'onda di un consumo sempre più invasivo di alcol e droghe condusse così a un'inevitabile psicosi interna alla band, culminata poco dopo la pubblicazione di DRAW THE LINE (1977). E la miccia esplose il 28 luglio 1979, dopo una performance allo stadio di Cleveland, parte del World Series Of Rock FestivalIn seguito a un live brillante e pirotecnico, la band esplose in un litigio partito da...un bicchiere di latte. Questo infatti venne lanciato da Elyssa Jerret - moglie di Joe Perry - contro Terri Cohen - moglie del bassista Tom Hamilton - per un diverbio tra le due. 

Fu l'occasione per l'inizio di un acceso dibattito tra tutti, in cui la band mostrò già gli strenui delle sue debolezze interne. Così, in un'atmosfera baccanale alcolica, Tyler disse al suo chitarrista di volerlo licenziare e quest'ultimo rispose che era per lui arrivato il momento di lasciare la band. In tutto questo, Whitford ricordò quell'episodio con la sensazione di trovarsi all'interno di un combattimento tra cani. La decisione da ubriachi si rivelò però fattuale e Perry lasciò il gruppo, trascorrendo un periodo molto difficile, a Boston con la sola Elyssa e senza i suoi compagni di scorribande.

Di conseguenza il successivo album, NIGHT IN THE RUTS (1979), inizialmente registrato con la chitarra solista di Perry, fu continuato da Whitford, che più di tutti conosceva lo stile del collega. Ma ben presto venne anche il suo turno. Gli Aerosmith infatti si erano molto indeboliti e non avevano più la verve trainante che li contraddistingueva. Per questo, mentre Perry si lanciò nel suo The Joe Perry Project, Whitford abbandonò la band nel 1981, seguendo la scia dell'amico. Con Derek St. Holmes, cantante e chitarrista della prima band di supporto di Ted Nugent, fondò il duo Whitford/St. Holmes, della durata di un solo, omonimo, disco.

Anche i tre album solisti di Joe Perry non ebbero particolare presa sul pubblico e i due chitarristi capirono che avevano bisogno degli Aerosmith tanto quanto questi ultimi di loro. Nel frattempo, infatti, i posti di Perry e Withford erano stati presi rispettivamente da Jimmy Crespo e Rick Dufay, ma non era la stessa cosa e l'equilibrio interno della band lo dimostrava. Così, il 14 febbraio 1984, Perry e Whitford si presentarono a un concerto degli Aerosmith all'Orpheum Theatre di Boston. Pochi mesi dopo i due furono reintegrati nella band. Bastò uno sguardo e una risata, come ricorda Tyler, per capire che quella era la mossa giusta. 

Francesca Brioschi

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