Con 78,2k follower, l'australiano Steve Kouta offre al popolo di Instagram una variegata collezione di vinili. Ne ha circa 1500-2000, collezionati seriamente da oltre 10 anni, e sceglie la divisione per genere musicale come spirito organizzativo. Da Prince a Bob Dylan, da Elton John ai King Crimson, la sua eredità da collezionista coniuga una sfaccettata collezione di artisti a una raffinata architettura estetica. Così Steve ama fotografare i suoi vinili in appositi scaffali IKEA, accanto al giradischi, sparsi sul pavimento in legno oppure dirimpetto a pareti piastrellate. Non raramente entra anche lui negli scatti, con le immancabili All-Star e i blue jeans in scorci di una quotidianità domestica informale. Ecco quindi come ogni foto di Steve ci avvicina alla sua casa e a quegli speciali momenti a suon di musica che ogni appassionato ritaglia nel suo tempo.
In questo caso non ci troviamo dinnanzi a un'identità biografica, ma alla dichiarazione di uno stile di vita. Vynil Way Of Life è infatti un'espressione che lascia poco all'immaginazione e pone in primo piano una passione smodata per il vinile. A partire dall'immagine del profilo e da un nome identificativo dei celebri solchi concentrici del prezioso oggetto. In questo caso la camaleontica scelta di generi e artisti musicali si appoggia a un'etichetta discografica, la Music On Vinyl, che propone un ampio raggio di stampe di alta qualità di 33 e 45 giri di ogni tipologia. Così anche il profilo Instagram, al seguito di 35k follower diversifica gli scatti fotografici proposti, tra vinili che affiorano dalla libreria a scorci particolari di primi piani degli album. Ogni immagine del feed è diversa dalla precedente, con scelte per tutti i gusti.
Vinyl Junkie & High And Enthusiast. Così si definisce Frank, la cui identità, anche in questo caso, si cela dietro un profilo con un seguito di 24k follower e un'estetica improntata a un'attrezzatura hi-tech. La sua collaborazione, in questo caso, si affianca a Solidsteel, una piccola impresa italiana, attiva dal 1990, che produce mobili e attrezzature per componenti audiovisive. Ecco dunque che possiamo scorgere un complesso e moderno impianto audio, tra amplificatori e giradischi, tra le immagini dei vinili esposti. Questi vengono fotografati dal basso, con una prospettiva che li relaziona e li avvicina ai loro strumenti di riproduzione. In questo modo la bellezza del connubio tra art cover e disco, enfatizzata in un profilo come @beatsofdestruction, trova contestualizzazione in una cornice d'arredamento.
Passiamo a un profilo che accoglie un intimo progetto tra padre e figlia. Lei è Zoe Timmers, fotografa, produttrice e content creator inglese che ha scelto di dare vita alla collezione di vinili del padre attraverso i social. L'uomo, protagonista delle immagini e chiamato solo Dad è scomparso nel 2014, anno in cui inizia questo percorso artistico e musicale all'insegna della memoria. Così Zoe ripropone le foto del padre seduto in poltrona di spalle, o con il volto coperto da un disco, davanti alla sua estesa collezione di vinili. Una raccolta coltivata con amore e passione per 72 anni e mirabile scrigno di una vita votata alla musica. In questo caso, dunque, il profilo non offre solo un appagamento estetico, ma racconta un'anima attraverso i suoi dischi. E i suoi 14,7k follower non assistono solo a un passaggio ereditario, ma ascoltano anche, in alcuni post, la musica degli amati vinili.
Chiudiamo in bellezza con un'accoppiata vincente, tratteggiata da una frase della bio di Jeff, "Next To Music, Beer Was Best" della scrittrice statunitense Carson McCullers. E questo pittoresco profilo, privo di un volto che lo accompagni, lascia che siano i vinili, a braccetto con gli alcolici, a dettare il mood di una suntuosa serata. Così Jeff associa la birra scura a Phil Collins, mentre un buon bicchiere di rosso accompagna Simon & Garfunkel e una raffinata bottiglia di Gin si sposa con David Bowie. La collezione mira quindi a creare un'interazione stilistica tra l'immaginario rock e il degno alfiere della sua essenza venale. Un invito a lasciare fuori dalla porta le preoccupazioni quotidiane per abbandonarsi all'estasi contemplativa del vinile. Indubbiamente una scelta originale e vincente.
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