Dave Walker: Negli anni Sessanta, suonavo in un gruppo chiamato i Redcaps, e Tony Iommi veniva a vederci. Quando Ozzy li mollò, ero in California con i Mistress, che stavano per sciogliersi. Ricevetti una telefonata dal road manager dei Sabbath, e li raggiunsi per iniziare le prove in un vecchio mulino chiamato Rockfield Studios, a Monmouth.
Mi fecero subito sentire le musiche su cui stavano lavorando e mi dissero che avevano bisogno dei testi. Non c’era una sola canzone completa, solo nastri con qualche idea abbozzata. Non sapevo che Heezer fosse il loro autore di testi principale, e non mi pare che in quell’occasione abbia contribuito.
Un giorno, Ozzy venne a trovarci in un pub. Mi faceva pena, perché tremava. Letteralmente. Avevo già provato le droghe, ma quando vidi Ozzy pensai, ‘Dio Santo!’. Non c’era alcun indizio che potesse tornare, ma ebbi la sensazione che ci stesse ripensando.
Andammo a uno show alla tv [Look Hear, 6 gennaio 1978], dove suonammo una canzone, Junior’s Eyes. Più tardi, i Sabbath la registrarono con Ozzy. Una volta l’ho sentita, ma ero al telefono, la linea era disturbata e non sono riuscito a riconoscerla.
Mi rendevo conto che le cose musicalmente non funzionavano. A peggiorare le cose, ci fu il fatto che mia moglie e quella di Bill Ward litigarono. Un giorno, mi presentai mentre stavano provando vicino Eversham e la band si riunì per discutere. Alla fine, Bill mi disse:
‘Sei fuori’. Così, senza alcun preavviso. Ancora non so se all’epoca Ozzy avesse acconsentito a tornare con loro.Non ho rimpianti. Ho superato i 70 anni e vivo sulle Montagne Rocciose, dove mi esibisco regolarmente con il mio gruppo.
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