Nel caso dei Led Zeppelin, c'è davvero molto da scoprire. In questa classifica, vi presentiamo alcune delle migliori canzoni dei Led Zeppelin meno conosciute.
In questo brano, John Paul Jones siede alle tastiere e prende il sopravvento sul contesto generale, stendendo un imponente tappeto melodico che, dal vivo, dilatava il brano a lunghezze epiche, in favore di arrangiamenti e medley con composizioni classiche.
Il blues ha ampiamente influenzato i Led Zeppelin e, di certo, non occorre andare troppo oltre le hit per scoprire quanto i membri della band fossero legati al genere. In ogni caso, la versione che gli Zeppelin fanno del brano di Willie Dixon ha dell'incredibile. Inizialmente incisa sul self-titled di debutto del 1969, una seconda versione dal vivo appare nella raccolta CODA del 1982.
La seconda metà di HOUSES OF THE HOLY si apre con questa straordinaria traccia in cui Jimmy Page mostra tutta la sua impressionante versatilità. Le chitarre ricoprono un range di stili ampissimo in questa ballad molto intricata dove sezioni acustiche e melodie al mellotron si intrecciano con maestria.
Per il loro terzo album, gli Zeppelin decisero di lasciare il blues per un istante e di esplorare il folk e il country acustico. Si tratta di uno dei dischi preferiti di Robert Plant, poiché contiene un brano che, a tutt'oggi, il chitarrista esegue anche nei suoi show solisti. That's The Way racconta di amicizie proibite d'infanzia, trasportando l'ascoltatore con una narrazione intensa e coinvolgente.
Quando si vuole scoprire il catalogo dei Led Zeppelin oltre le hit, il primo disco da esplorare è sicuramente il doppio vinile del 1975 PHYSICAL GRAFFITI di cui, The Rover, è uno stand out assoluto.
Altro folk tradizionale in cui Jimmy Page dà il meglio di sé, lanciandosi in sfrenate manifestazioni di stile alla chitarra, al banjo e al mandolino.
In questa traccia, ogni membro dei Led Zeppelin trova il suo spazio per brillare. Dall'introduzione esotica alle tastiere di John Paul Jones alle liriche madide d'emozione di Robert Plant, fino ad arrivare alle chitarre di Jimmy Page, dal flavour sinfonico.
Una ballata sul valore della vera amicizia contenuta in LED ZEPPELIN III, in grado di rendere il disco completamente differente da tutte le altre opere presenti nel catalogo della hard rock band inglese.
Una linea di basso bestiale domina la sezione ritmica di questa traccia lunga otto minuti e posta in chiusura di I. I tempi si alternano con fragore mentre Robert Plant sembra improvvisare un blues e Jimmy Page suona la chitarra con l'archetto di un violino.
Quando i Led Zeppelin incisero PHYSICAL GRAFFITI, decisero di unire tutto il loro spettro di influenze per creare qualcosa di unico. Il brano in oggetto rappresenta l'epitome di questa premessa e vede Robert Plant riflettere senza rimpianto su tutto ciò a cui ha dovuto rinunciare per la sua arte. Ten Years Gone rappresenta uno dei migliori esempi dell'opera dei Led Zeppelin.
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