Compositore brillante e batterista fuori classe, Nicko McBrain siede dietro le pelli dei Maiden da diversi decenni. Il suo stile versatile ed incisivo lo rende uno dei batteristi più influenti nella storia della musica moderna, nonché una colonna portante del sound travolgente della band in cui milita. In questa top, vi presentiamo i migliori brani da lui composti con gli Iron Maiden.
Energica e ricca di inventiva, New Frontier è tratta da DANCE OF DEATH, uscito nel 2003. Fu uno standout assoluto del disco, per il quale il batterista ricevette il plauso di pubblico e critica.
Lato B di Two Minutes To Midnight, Mission From 'Arry è una traccia con una storia particolarmente ilare alle spalle, che affonda le radici in una diatriba tra McBrain ed il bassista Steve Harris. Per quanto poco ortodossa possa sembrare, la canzone cela genio allo stato puro.
Gli anni '90 furono un periodo particolarmente complicato per gli Iron Maiden. La band dovette affrontare l'assenza di Bruce Dickinson ed Adam Smith, principali compositori, e il ritiro di Martin Birch. Steve Harris prese il timone con non poche difficoltà che, fortunatamente, furono risolte da Nicko McBrain che, tra le altre cose, regalò al pubblico Sign Of The Cross.
La magica connessione musicale tra Harris e McBrain traspare chiaramente in questo brano, contenuto in PIECE OF MIND, primo lavoro in studio a vedere la presenza del batterista. L'album cementò la line up del gruppo e, Dune, posta in chiusura, non è altro se non un capolavoro assoluto della discografia dei Maiden.
Dopo l'arrivo di McBrain, gli Iron Maiden non rilasciarono lavori di enorme impatto per diverso tempo. Nel 1992, però, le cose cambiarono, con il rilascio di FEAR OF THE DARK e della serratissima traccia d'apertura Be Quick Or Be Dead.
Steve Harris non ha mai fatto segreto della sua passione sfrenata per il rock progressivo e, pur inserendo elementi epici in ogni traccia dei Maiden, non ha mai monopolizzato un disco come nel 2006, con A MATTER OF LIFE AND DEATH, dove McBrain accolse volentieri la proposta del collega, fornendo Brighter Than A Thousand Suns.
Proveniente dall'unico concept album mai rilasciato dagli Iron Maiden, la title track del disco, dalla durata di ben 10 minuti, non può non comparire in questa top. Se non altro per i cambi di tempo vertiginosi che il batterista sembra eseguire senza il minimo sforzo.
Una delle qualità meno celebrate del batterista è quella di suonare lo swing con grande spontaneità. In ogni caso, McBrain riesce a far trasparire le sue radici in diverse canzoni dei Maiden, tra cui la titletrack dell'album del 1984, in cui la sua precisione è assolutamente disarmante.
Con SOMEWHERE IN TIME, gli Iron Maiden vollero esplorare i meandri della fantascienza più pura. Con questa premessa nacquero tracce come Alexander The Great che, senza il contributo tecnico di McBrain, non avrebbero riscosso il giusto successo.
Sempre da PIECE OF MIND, questa traccia permise al pubblico di ascoltare per la prima volta l'impronta profondissima del batterista. Traccia d'apertura del disco, Where Eagles Dare introdusse i fan allo stile tecnico ed aggressivo di McBrain.
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