Il concerto dei Led Zeppelin che ha cambiato la vita di Geddy Lee dei Rush

Il prorompente sound della band pioniera del progressive metal canadese è definito da una commistione eclettica di influenze, proveniente dagli eventi musicali che hanno principalmente segnato i suoi membri.

I Rush erano un vero e proprio supergruppo sotto mentite spoglie. Dalla batteria inarrestabile di Neil Peart al basso visionario di Geddy Lee, fino ad arrivare alle imponenti chitarre di Alex Lifeson. Il loro, era un gusto sopraffino per i suoni, lo stesso che ogni avido appassionato di musica serba per sé. Non è una sorpresa, quindi, che tra le massime foni di ispirazione della band spiccassero leggende immense come i Led Zeppelin. Descrivendo la sua prima esperienza ad un concerto del gruppo britannico padre dell'hard rock, Geddy Lee dichiarò quanto segue: "I Led Zeppelin vennero a Toronto. Restai sveglio tutta la notte per prendere i biglietti. Credo di ricordare bene quando dico che il loro album di debutto fosse uscito da pochissimo quando li ho sentiti suonare. Eravamo molto giovani ed ansiosi di scoprire".

L'evento epocale che cambiò per sempre Geddy Lee

Andando avanti, il leggendario frontman e bassista affermò: "Quando ascoltai Communication Breakdown, qualcosa si innescò nella mia mente. Quello fu il mio punk rock, davvero. La potenza che mi travolse fu qualcosa che non avevo mai vissuto prima. Fu una di quelle esplosioni di cui puoi godere solo quando sei giovane". Nonostante abbiano attinto profondamente da altri artisti senza mai accreditarli in maniera appropriata, i Led Zeppelin hanno presentato un approccio rivoluzionario che li condusse immediatamente sul tetto del mondo, avendo modo di consacrare il proprio nome all'eternità praticamente da subito.

Geddy Lee ricordò nella medesima occasione di aver ascoltato, quella stessa sera, la traccia di chiusura del primo album dei Led Zeppelin, dicendo: "Suonarono in una piccola location chiamata Rockpile. Eravamo in seconda fila e quando suonarono How Many More Times rimasi sotto shock. Compresi il potenziale creativo infinito proveniente dall'unione di hard rock e musica progressiva. John Paul Jones era l'eroe tacito di quella formazione. Aspettammo ore prima di entrare, il posto ospitava solo 1200 persone. Iniziarono il live con Train Kept On Rollin, una specie di blues standard". Quella esperienza avrebbe definito i Rush e la loro vocazione, diventando la base formativa di tre musicisti di caratura elevatissima.

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella
Tags: rush

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