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Il giorno in cui Simon Le Bon rischiò di morire sott’acqua

Nel 1985, i Duran Duran si erano momentaneamente allontanati dal mondo della musica. Era l'anno buono per Simon Le Bon, che decise di partecipare al Fastnet.

La Fastnet Race è una gara tra yacht che si svolge con cadenza biennale, e nel 1985 Simon Le Bon partecipò alla competizione con il suo yacht Drum. In realtà lo yacht era stato realizzato per partecipare alla Whitbread Round The World Race, il giro del mondo a vela, per cui la Fastet Race doveva essere solamente un allenamento.

Nonostante fosse tra i favoriti per la vittoria, Simon Le Bon si trovò in una situazione di estremo pericolo quando la chiglia di Drum si ruppe per un guasto nella costruzione. Lo yacht si rovesciò su se stesso, diventando una trappola mortale per tutto l'equipaggio. Gli uomini vissero un incubo per 40 minuti, prima di essere salvati dalla squadra di soccorso. Tra l'acqua che continuava a salire e le miscele tossiche rilasciate dalle batterie di bordo, Simon Le Bon toccò la morte con un dito. 

Venne lanciato subito un allarme da un altro yacht, Carat, e iniziarono le operazioni di soccorso. Simon Le Bon cercò di risalire in superficie, rischiando di fermarsi a due metri dall'aria pulita. Riuscì a continuare, solo dopo aver rimosso la salopette che intralciava il nuoto... quando riemerse il leader dei Duran Duran era in mutande, ma salvo.

Lo shock fu molto forte, tanto che Simon Le Bon raccontò di aver avuto una reazione cutanea nei giorni successivi, che attribuiva allo stress. In particolare, il cantante non riusciva a dormire. 

Nulla riuscì tuttavia a fermare il leader dei Duran Duran. Simon Le Bon tornò in mare aperto con Drum per la corsa attorno al globo, Whitbread. Dopo le prime notti insonni, l'artista tornò ad assaporare il suo grande amore per il mare aperto. 

Claudia Marzetti

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