Roger Waters: ascolta la nuova versione di “Comfortably Numb”

Dall'elevatissimo carico emozionale, la nuova versione di Comfortably Numb è stata un fulmine a ciel sereno nelle scene di riferimento, arrivando completamente senza preavviso e spiazzando tutti, appassionati e addetti ai lavori.

Un restyling di elevatissima qualità dal quale traspare non poca ispirazione. Roger Waters ha recentemente rilasciato una nuova versione del classico dei Pink Floyd proveniente da THE WALL, stavolta intitolato Comfortably Numb 2022. L'update in questione vede il brano rivestirsi di un nuovo outfit più oscuro e misterioso. Nel comunicato che ha seguito l'uscita del singolo, Roger Waters stesso spiega: "Durante il lockdown ho registrato in demo una nuova versione di Comfortably Numb, da utilizzare in apertura per i nostri nuovi show This Is Not A Drill. Ho abbassato la tonalità generale di un tono, in La Minore, per renderla più dark e ho rivisto l'arrangiamento eliminando i soli e lasciando la stessa sequenza d'accordi in dissolvenza finale, con un solo di voce bellissimo ad opera di Shanay Johnson, una delle nostre nuove cantanti".

I particolari del brano

Dieci musicisti hanno contribuito alla traccia, fornendo sezioni a corda, percussioni, basso, chitarra e molto altro. Waters ha cantato sul brano, ovviamente, rivestendo anche il ruolo di co-produttore. Inizialmente inclusa nello stand out del 1979, THE WALL, Comfortably Numb fu rilasciata come singolo nella sua versione originale nel 1980.

Si tratta di uno dei brani più evocativi dei Pink Floyd, anche grazie agli iconici soli di David Gilmour e al testo particolarmente simbolico, ispirato al periodo vissuto da Waters nel 1977 quando, affetto da epatite, era costretto ad iniettarsi dei tranquillanti prima di salire sul palco per esibirsi.

Al di là di questo, la traccia ricopre una carica importante nella carriera dei Pink Floyd, avendola letteralmente chiusa ponendosi come ultima traccia in set list durante la loro ultima reunion al Live 8 del 2005 con il compianto Richard Wright in formazione. Oltre un quarantennio dopo, il brano fa ancora parte dei set solisti di Roger Waters, seppur in una versione profondamente rivisitata.

Claudio Pezzella

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Claudio Pezzella
Tags: roger waters

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