I CURE in viaggio in Italia sull’Orient Express, nel 1986

Per i Cure, il 1986 si sarebbe rivelato un anno decisivo. Dopo aver ottenuto i primi 30 successi nel Regno Unito nel 1985 con i singoli In Between Days e Close To Me, la band di Robert Smith fu selezionata, insieme a Psychedelic Furs e Level 42, per suonare come headliner al Glastonbury Festival del 1986: biglietti, che comprendevano anche le esibizioni dei The Pogues, Madness e, per inciso, i Waterboys e i Simply Red avevano un prezzo di £ 17. Oh, quale estate si sarebbero passati i ragazzi inglesi nel 1986.

Quell'agosto, in riconoscimento della loro crescente popolarità nell'Europa continentale, il gruppo ha anche filmato uno spettacolo di 23 canzoni in tre notti al Théâtre Antique d’Orange, un anfiteatro romano del I secolo da 8.000 posti nella campagna francese. Quel film-concerto sarebbe successivamente distribuito nell’anno successivo.

Prima di ciò, tuttavia, il quintetto - Smith, il chitarrista/tastierista/sassofonista Porl Thompson, il bassista Simon Gallup, il tastierista Lol Tolhurst e il batterista Boris Williams - era stato prenotato per suonare uno spettacolo unico a Verona, in Italia, il 22 maggio. Essendo che negli ultimi 18 mesi le pause fra i vari concerti scarseggiavano, la band ha scelto di viversi questa data italiana con un mood vacanziero, e invece di salire a bordo di un tour bus con roadies pelosi, hanno scelto di recarsi allo spettacolo in un modo un po' più elegante, con le loro affascinanti amiche gotiche al seguito, sul famoso Orient Express. Ad unirsi a loro nel viaggio c'era anche Mark Ellen, l'ex redattore della rivista Smash Hits e ora presentatore del programma musicale della BBC Whistle Test, che sembrava piuttosto divertito dal fatto che una rock band dovesse scegliere di viaggiare in modo così raffinato.

Nel segmento Whistle Test i Cure vengono immortalati per la prima volta mentre eseguono lo standard folk-country americano Home on the Range con una chitarra acustica attorno al tavolo di un vagone ristorante. Un Robert Smith dall'aspetto da ragazzino poi offre un suo brontolio comico lamentandosi educatamente che il suo rotolo di salmone scozzese affumicato ripieno di gamberi gli è stato portato via mentre stava facendo un'altra intervista: poi minaccia di rimediare a questa umiliazione optando per prosciutto e profiteroles come dessert. 

Si sospetta che, una volta raggiunta Verona, i Cure abbiano avuto più che da ridire perchè il loro concerto era stato cancellato. Un vero peccato. Ma comunque, non una totale sconfitta per loro, che hanno avuto più tempo per visitarsi il nostro paese in tranquillità: probabilmente una buona pizza ha alleviato parte del dolore di questa delusione. Chi ha detto che la vita è tutta rovina e tristezza per i goth?

Fonte: Loudersound, di Paul Brannigan
Classic Rock Italia

Classic Rock Staff

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