Le leggende britanniche dell’heavy mteal, i Judas Priest, hanno rilasciato una dichiarazione in merito alla recente morte dell’ex batterista Dave Holland.
“E’ con grande dispiacere che veniamo a sapere della scomparsa di Dave Holland. Nonostante le sue azioni, il suo tempo con noi è stato fra i più produttivi e di successo nella storia della carriera della band. Per questo ci mancherà.”
Secondo il quotidiano spagnolo El Progreso, Holland sarebbe morto martedì 16 gennaio in un Ospedale Universitario, in Spagna e, almeno per il momento, la causa della morte non è stata rivelata ma, sempre stando a quanto riportata dalla testata giornalistica, il suo corpo sarebbe già stato cremato.
Holland, dopo aver trascorso diversi anni in un carcere britannico, con l’accusa di violenza su un minore, si sarebbe trasferito nella provincia di Lugo, nel nord-ovest della Spagna. Il batterista, venne condannato nel gennaio del 2004, per aver tentato di aggredire un diciassettenne nel suo cottage nel Northamptonshire, in Inghilterra, mentre gli impartiva lezioni di batteria. Nonostante le accuse e la condanna, Holland ha continuato a dichiararsi innocente nel corso degli anni.
Dave, entrò a fare parte dei Priest nel 1979, e vi rimase per un decennio. Con lui, la band ha realizzato alcuni dei classici più importanti della loro carriera e dell’heavy metal. Nell’89 abbandonò la band e fu immediatamente sostituito da Scott Travis.
Prima di entrare nei Judas Priest, Holland, calcò le fila dei Trapeze, al fianco di Glenn Hughes.
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