Oggi ricorre il trentacinquesimo anniversario dalla morte di Cliff Burton, il fenomenale bassista dei Metallica, ricordato per aver impresso quello stile inconfondibile alla band, che ha caratterizzato tutta la loro produzione più creativa. Cliff è morto giovanissimo, a soli 24 anni, ma continuiamo tutti a ricordarlo come il ragazzo dalla chioma rossa con i pantaloni a zampa. Burton, con la sua presenza, ha cambiato le sorti della band, grazie alla sua incredibile preparazione e al talento che lo contraddistingueva.
Lars Ulrich, fondatore della band, in passato lo ha ricordato così, sottolineando quanto l’impronta di Cliff abbia influito sulle sorti dei Metallica: “A me e James, ha fatto conoscere un nuovo orizzonte musicale, fatto di armonie e melodie, una cosa completamente nuova [...]. In pratica il metodo che abbiamo io e James di scrivere i pezzi insieme ha preso forma quando Cliff era nella band, ed era modellato sui suoi spunti. Non voglio sembrare banale, ma il suo spirito è sempre con noi. Ha avuto un peso enorme nel modo in cui abbiamo affrontato le vicissitudini dei primi tempi, sul nostro atteggiamento, sul suono, su tutto, sul modo in cui i Metallica sono venuti fuori, persino dopo averci lasciato.”
Nel marzo del 1986, reduci dal successo negli USA, i Metallica partirono per un tour che avrebbe visto circa 50 date europee, fra cui era prevista anche la Scandinavia. La mattina del 27 settembre 1986, dopo aver passato la notte precedente ad un concerto a Stoccolma, il bus della band viaggiava su una strada di montagna. Improvvisamente l’autista perse il controllo del mezzo e Cliff venne sbalzato fuori dal finestrino. Morì tragicamente all’età di 24 anni. La causa effettiva dell’incidente ancora non ci è nota, si dice che i tornanti fossero ghiacciati, mentre altri sostengono che l’autista avesse bevuto.
Da quel momento le sorti della band cambiarono irreversibilmente, e Cliff fu salutato per l’ultima volta il 7 ottobre, quando le sue ceneri furono sparse nella Chapel Of Castro Valley in California. In ricordo dell’amico Cliff, i Metallica, nel ’87 pubblicarono un documentario intitolato “Cliff’em All: retrospettiva della vita di Burton“.
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