Esordi a 45 giri (se li avete siete quasi ricchi!): Massimo Ranieri

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Il disco d’esordio è un singolo, uno storico singolo a 45 giri? Non sempre forse, ma spesso è così.

In questa rubrica troverete i dischi che hanno cambiato la vita e la carriera di chi li ha incisi. In molti casi hanno cambiato anche la nostra vita, di appassionati, di collezionisti, di semplici curiosi.

Massimo Ranieri (Gianni Rock)
Lassù qualcuno mi ama / Un ragazzo come te
45 giri Zeus BE 113; 1964 € 80

La storia l’ha raccontata lui stesso tante volte: nato in una famiglia numerosa del rione Pallonetto di Napoli, Giovanni Calone è costretto a cantare per i turisti dagli amici, che minacciano di buttarlo a mare se non lo fa. E, siccome non sa nuotare, canta. Quello che è meno noto al grande pubblico è che la sua scoperta si deve al Maestro Gianni Aterrano, un passato al fianco di Eduardo De Filippo e Sergio Bruni e collaborazioni con tanti grandi della musica italiana tra cui Villa, Modugno e Morandi.

 

Nel 1964, quando Giovanni ha solo 13 anni, Aterrano lo sente cantare in un bar e ne intuisce le potenzialità. Un anticipo di 200.000 lire è una cifra che la famiglia Calone non può rifiutare e, del resto, Aterrano ha le idee molto chiare sul giovane: gli dà il nome d’arte di Gianni Rock e lo porta in tournée in America a fare da spalla a Sergio Bruni. Inoltre, essendo direttore artistico dell’etichetta discografica Zeus, gli fa incidere una serie di 45 giri, di cui questo è il primo.

Le due canzoni rispecchiano pienamente lo stile degli anni 60, sia a livello di testi che di musiche: la base (organo, ritmica e una chitarra elettrica di supporto) fornita dal complesso di Aterrano serve solo a permettere a Gianni di cantare, sforzandosi di sembrare più grande, in una sorta di risposta al maschile a Rita Pavone, specie nel lato B, che strizza l’occhio a La partita di pallone. Ma il talento di quel ragazzino è enorme. Lo dimostrerà di lì a poco, cambiando nome in Massimo Ranieri.

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