Vinicio Capossela vince la targa Tenco 2019

Il cantautore vince l’ambito premio Tenco con l’album BALLATE PER UOMINI E BESTIE: ecco tutte le novità del disco e i motivi della vittoria

BALLATE PER UOMINI E BESTIE (uscito con l’etichetta La Cùpa / Warner Music Italy), l’undicesimo album di Vinicio Capossela, vince il prestigioso premio. Gli altri finalisti erano Patrizia Laquidara (C’è qui qualcosa che ti riguarda), Nada (È un momento difficile, tesoro), Pacifico (Bastasse il Cielo) ma soprattutto il nostro Francesco Di Giacomo con il disco LA PARTE MANCANTE, edito dall’etichetta discografica di Stonemusic per la collana dei vinili di PROG e ancora disponibile sul nostro store.

Nonostante ci dispiaccia per la mancata vittoria di Francesco Di Giacomo, che avrebbe sancito un meritato riconoscimento per un disco unico, siamo felici per la vittoria di Capossela: più che un disco è un officinale, un calmante (in)naturale per la pestilenza “morale, etica, di linguaggio”, come lo stesso artista la definisce, che imperversa nel mondo attuale. Un’era definita Antropocene, a sottolineare quanto l’uomo abbia cambiato gran parte di questo mondo e dei suoi abitanti. Racconto e canto diventano così per Capossela indispensabili armi per “ricomporre l’unità per cercare un nuovo rapporto con la natura delle cose”. E il suo modo di farlo, attraverso queste quattordici ballate, che riassumono un po’ l’evoluzione artistica e la ricerca del musicista, è assolutamente unico, intimo, poco definibile. Da una parte l’uomo, dall’altra il sacro e la bestia con cui dividere questa terra. Uro mette subito in chiaro di quale intensità sarà il disco, aprendolo con sonorità già sperimentate in precedenza, prima di dare spazio alla bellissima Il povero Cristo, primo singolo estratto (da non perdere il video), pezzo tutt’altro che complicato ma di un’intensità disarmante; quell’impossibile realizzazione della buona novella che fa riflettere e commuovere. In La peste come in altri brani si avvertono per la prima volta così pesanti gli echi dell’elettronica che, almeno finora, rimanevano campo inesplorato per Capossela. La forza delle parole stavolta è davvero incontenibile. Testi come quello della Ballata del carcere di Reading (ma ogni uomo uccide quello che ama…) o Di città in città sono soltanto due esempi della capacità dell’autore che, probabilmente, in questo disco rende definitivamente alla portata di tutti temi che nessuno affronterebbe in questo strano, nuovo medioevo tecnologico che tanto ricorda il passato. Ballate per Uomini e Bestie è pieno di collaborazioni eccellenti: Teho Teardo, Massimo Zamboni, Marc Ribot, Daniele Sepe soltanto per citarne qualcuno. Il disco è disponibile su Cd, doppio vinile nero e anche limited edition vinile rosso. 

 

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