Il 23 luglio 2011 muore Amy Winehouse

Esattamente 8 anni fa la “maledizione dei 27” si è abbattuta anche sulla cantautrice britannica Amy Winehouse

Amy Winehouse non aveva ancora compiuto 28 anni quando il suo corpo viene ritrovato alle 15.53 del 23 luglio 2011 nella sua casa al numero 30 di Camden Square. È dunque da aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta “maledizione dei 27”.

Due ambulanze accorrono immediatamente a casa della cantante britannica, ma è ormai troppo tardi, il personale sanitario non può che constatarne il decesso: l’autopsia eseguita il 25 luglio non chiarisce subito le cause. Mentre gli esami tossicologici resi noti il 27 ottobre 2011 rivelano che la morte non è stata causata dall’abuso di sostanze stupefacenti ma da uno shock chiamato “stop and go”, ovvero l’assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.

Subito dopo la notizia migliaia sono i messaggi di cordoglio da parte dei fan della cantante lasciati nei vari social network e davanti alla sua casa. Il cantante jazz Tony Bennett ha dichiarato:

Era in difficoltà in quel momento perché aveva un paio di impegni, e lei non riusciva a tenere il passo. Ma ciò di cui la gente non si rendeva conto in quel momento è che lei sapeva, sapeva che era in un sacco di guai, che non stava vivendo. E non era la droga. Era alcool verso la fine… è stata una cosa triste perché lei era l’unica cantante che cantava davvero, quello che io chiamo il “modo giusto”, perché era una grande cantante jazz… Era davvero una grande cantante jazz, una cantante jazz vera…

Come sempre, tanti sono i buchi nelle indagini e nelle dichiarazioni delle persone più vicine alla cantante, infatti due anni dopo, esattamente il 25 giugno 2013, il fratello di Amy Winehouse dichiara che la cantante non è morta per via dell’alcol ma perché soffriva di bulimia fin dall’adolescenza.

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