Nel 1975 il gruppo prog italiano Le Orme incide il disco SMOGMAGICA. Una parentesi rock straordinaria e irripetuta che celebra i Pink Floyd.
Il primo nucleo della band si costituì nel 1966 a Marghera, su iniziativa del chitarrista veneziano Nino Smeraldi e del ventunenne di Murano Aldo Tagliapietra, che aveva appena vinto un concorso per giovani cantautori. Si aggiunsero il bassista Claudio Galieti e il batterista Marino Rebeschini.
Stiamo parlando de Le Orme, il gruppo progressive italiano che forse più di ogni altro ha goduto di successo sia in Italia che all'estero, grazie ai suoi rapporti privilegiati con i Genesis, i Van Der Graaf Generator e gli Emerson, Lake & Palmer.
Gli anni 70 sono un po' ovunque gli anni d'oro del rock progressivo. Nel 1973 il mondo conosce e si stupisce per la prima volta ascoltando il celebre THE DARK SIDE OF THE MOON dei Pink Floyd. Lo stesso anno, anche Le Orme regalano al pubblico italiano il loro concept album: FELONA E SORONA, i cui protagonisti sono due pianeti immaginari, opposti e complementari, uno illuminato dalla luce, l'altro avvolto dalle tenebre.
FELONA E SORONA, una suite progressive dalla trama decisamente fantasiosa, può essere considerata a tutti gli effetti l'espressione più felice dell'evoluzione musicale della band. Il disco raggiunse una certa notorietà internazionale, tanto che ne fu incisa anche una versione inglese, con i testi di Peter Hammill dei Van der Graaf Generator.
L'album che vogliamo approfondire, tuttavia, non è FELONA E SORONA, ma un disco di due anni successivo e di impronta più prettamente rock, per certi versi anche blues: SMOGMAGICA, che vede l'ingresso in formazione del ventiquattrenne trevigiano Tolo Marton, armonicista e chitarrista. Il disco non entusiasmò il pubblico, che rimpianse le sonorità precedenti.
Dal disco vennero estratti due brani: Amico di ieri e la strumentale Laserium Floyd, entrambi influenzati, seppure in modo differente l'uno dall'altro, dal sound dei Pink Floyd.
Laserium Floyd, in particolare, vuole essere un omaggio (e lo capiamo fin dal titolo) alla band di Roger Waters.
Il brano in realtà, come ha commentato su YouTube lo stesso Marton, non era stato pensato come tributo ai Pink Floyd. All'inizio, infatti, il brano si intitolava semplicemente Laserium. Ma, dopo averlo registrato, Le Orme parteciparono a una festa a Los Angeles, dove poterono ascoltare in anteprima il nuovo album dei Pink Floyd, WISH YOU WERE HERE.
Dal momento che le atmosfere psichedeliche di Shine on you Crazy Diamond sembravano in alcuni momenti simili a quelle di Laserium, il gruppo decise di aggiungere il suffisso Floyd al titolo.
Certo, per quanto omaggi e influenze siano innegabili, tra Pink Floyd e Le Orme corrono numerose differenze.
In particolare, il musicista Tony Pagliuca ha dichiarato in un intervista di ammirare il meticoloso studio delle sonorità e la capacità di gestione della stereofonia e degli effetti speciali dei Pink Floyd. L'obiettivo de Le Orme, però, è sempre stato un altro.
Per uno che crede che la musica sia improvvisazione, che cambi con il cambiare dei luoghi, dell'ambiente, il nastro è un vincolo, ti obbliga alla ripetizione, al sempre uguale. A Le Orme piace sperimentare non tanto con i suoni, quanto con la musica.
Un approccio diverso, dunque, forse più artigianale, più legato all'improvvisazione. Un approccio che non rinnega tuttavia l'omaggio ai compagni britannici.
Se si considera SMOGMAGICA, infatti, salta all'occhio un ulteriore riferimento ai Pink Floyd. Il videoclip del singolo Amico di Ieri, girato all'Arena di Verona, assomiglia moltissimo, anche solo per l'ambientazione, al Live at Pompeii dei Pink Floyd, film-concerto diretto nel 1972 da Adrian Maben.
Provate a confrontarli...
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