Bob Dylan: cantautore o ladro di canzoni?

bob dylan
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E se uno dei maggiori successi di Bob Dylan fosse, in realtà, frutto della penna di uno studente liceale?

Capita spesso che la paternità di alcuni brani non risulti chiara e venga contesa fra diversi artisti. E se le accuse ricadessero su un mostro sacro come Bob Dylan?

Il pezzo in questione è forse il più celebre in assoluto della discografia dell'artista: Blowin' in the Wind. Si tratta di un brano inserito nell'album del 1963 THE FREEWHEELIN' BOB DYLAN, ma già scritto l'anno precedente. 

Blowin' in the Wind ha avuto una risonanza internazionale, tanto da iniziare a essere considerato in tutto il mondo una sorta di inno contro la violenza e la guerra che stava imperando, proprio in quegli anni, nella forma della guerra fredda e di quella del Vietnam. Si tratta di un pezzo che ha parlato direttamente al cuore di diverse migliaia di persone, di un pezzo che si è fatto simbolo di una lotta pacifista intrapresa a livello planetario. 

E se la paternità del brano non fosse attribuibile a Dylan? Immediatamente prima che Blowin' in the Wind fosse pubblicata ufficialmente in un album, si sparse la voce che il vero autore del testo della canzone non fosse Dylan, bensì uno studente liceale, Lorre Wyatt. Molti iniziarono a credere che Wyatt avesse venduto il testo della canzone al giovane Dylan durante un incontro a New York. E questa è la migliore delle ipotesi perché, alcune versioni della leggenda, narrano che il cantautore statunitense si sarebbe addirittura impossessato del testo senza il permesso del vero autore, rubandolo

Nel 1963, poi, la rivista «Newsweek Magazine» pubblicò un articolo nel quale Dylan veniva additato come ladro.

Circa 10 anni dopo l'increscioso accaduto, però, il fantomatico studente liceale dal quale Dylan avrebbe rubato il pezzo, annunciò pubblicamente che, in realtà, era stato lui a mentire: dopo averne letto il testo e dopo aver ascoltato un concerto live di Dylan a New York, Wyatt aveva suonato una versione leggermente rivisitata del brano assieme alla propria band, durante un concerto scolastico nell'autunno del 1962 nel liceo della sua città natale, Millburn (New Jersey). In quell'occasione, Wyatt affermò pubblicamente che il pezzo era stato scritto da lui e, a una domanda di un professore, rispose che, tempo addietro, aveva venduto il brano a Dylan per circa 1.000 dollari, soldi che poi sarebbero stati dati in beneficenza

A contribuire alla confusione generale fu il fatto che, come anticipato, Blowin' in the Wind fu inserita in un album e pubblicata solo nel 1963, un anno dopo la sua prima registrazione. Inoltre, il pubblico, iniziò a conoscere la canzone solo grazie a una cover che ne venne fatta dal gruppo folk statunitense Peter, Paul & Mary sempre nel 1963

Così, nella zona di Millburn, iniziò a crescere sempre di più l'idea che Dylan avesse comprato la canzone da un ragazzino e ne stesse ora sfruttando i benefici, poiché, in effetti, fu proprio Blowin' in the Wind a dare il via all'ascesa del cantautore. La voce si sparse sempre di più, gettando Dylan in una spirale di sconforto, almeno finché Wyatt non decise di dire la verità. 

L'ormai ex studente liceale si giustificò dicendo che, con il suo gesto, aveva cercato di far crescere la notorietà della propria band e, non sentendosi abbastanza bravo nella stesura dei testi, aveva cercato di far credere a tutti che la paternità di Blowin' in the Wind fosse sua. 

Fu una brutta avventura per il cantautore che rimase molto segnato dal potere che una bugia aveva avuto sulla sua carriera. Nonostante questo, come si dice, il karma gira e, nonostante un inizio incerto, Blowin' in the Wind ha poi conosicuto un enorme successo diventando un grido di protesta sempre attuale

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