Le migliori voci femminili della storia del rock

Tante voci si sono susseguite nella storia del rock ma mai nessuna è riuscita a eguagliare quelle di queste 3 artiste.

Di voci è pieno il mondo. Ma voci evocative, profonde, potenti e dolci allo stesso tempo sono difficili da trovare. Ancora più rare sono le voci femminili che hanno fatto la storia del rock. La scena rock globale è stata un susseguirsi di nuove scoperte, rivelazioni, grandi ritorni. Ma mai nessuna voce ci ha fatti emozionare come quelle che stiamo per elencarvi. Ecco quali sono state, secondo noi, le 3 voci femminili più incisive nella storia della musica rock.

1. I primi passi di Sandy Denny

Aka Alexandra Elene McLean Denny. A lei appartiene la voce più invidiata sulla scena folk-rock britannica (e non solo).

Ripercorriamo, dunque, i primi passi dell'artista nel mondo dell'industria musicale: nasce nel 1947 in un borgo alla periferia di Londra e, già dalla prima infanzia, viene cresciuta dalla nonna, una cantante di pezzi tradizionali britannici, a pane e musica folk. Da adolescente, continuò ad assecondare le proprie inclinazioni artistiche studiando chitarra e pianoforte ed esibendosi, qualche anno più tardi, come cantante in alcuni folk club londinesi.

Dopo le prime apparizioni radiofoniche e i primi brani registrati, Sandy inizia a militare negli Strawbs, gruppo rock inglese, con i quali incise ALL OUR OWN WORK nel maggio del 1967. Anche all'epoca, la sua voce risultava dolce e malinconica, una vera bomba capace di sconvolgere tutti a livello emotivo.

Forse fu per questo motivo che, nel 1968, il gruppo folk-rock Fairport Convention, alla ricerca di una voce femminile, volle proprio lei. E fu proprio con i Fairport Convention che, l'anno successivo, Sandy incise 3 dei dischi più riusciti nellastoria della musica folk britannica: WHAT WE DID ON OUR HOLIDAYS, UNHALFBRICKING e LIEGE & LIEF. In particolare, quest'ultimo è considerato un vero e proprio capolavoro, sia dagli addetti ai lavori che dal pubblico. 

2. Grace Slick a Woodstock

Passiamo a un'artista statunitense, e non una qualunque. Parliamo di Grace Slick (o Grace Barnett Wing, il suo nome da nubile), punta di diamante della scena musicale statunitense. Classe 1939 e originaria della zona di Chicago, Grace, durante la sua giovinezza, si lasciò ispirare da alcune folk singer dell'epoca di tradizione afroamericana. In particolare, iniziò a sentire molto affine a sé la cantante e chitarrista Odetta, il cui timbro vocale era decisamente fuori dal comune.

Il suo percorso artistico prese il via con la formazione di una band assieme al marito e ad alcuni amici, i The Great Society. Questa prima esperienza, però, ebbe vita breve. Ma Grace non si arrese e, nel 1966, iniziò a militare come vocalist nel gruppo rock dei Jefferson Airplane, sodalizio che risultò decisamente più duraturo. Fu proprio con loro che, nel 1969, la Slick partecipò a quella grande manifestazione simbolo degli anni delle contestazioni e del movimento hippie, che fu Woodstock. Salita sul palco alle 6 di mattina, davanti a una folla di persone, Grace esordì con "It's a new dawn", ovvero, "È una nuova alba" riferendosi al grande potenziale rivoluzionario che un evento del genere poteva avere in quel momento (e che effettivamente ebbe).

Eccola mentre si esibisce con i Jefferson Airplane proprio sul palco di Woodstock con il loro pezzo Volunteers, estratto dall'omonimo album del 1969

3. Janis Joplin: l'anima del soul

Ultima star nell'olimpo del rock, ovviamente non per importanza, è Janis Joplin. Fra le voci più iconiche della storia della musica non potevamo non inserire quella di Janis, punto di riferimento artistico per un'intera generazione. La sua voce e la sua personalità sono state talmente importanti per la storia del soul da arrivare a essere percepite come l'essenza stessa di questo genere.

Come la Slick, anche Janis venne influenzata, fin dagli esordi, da quel sound così profondo e particolare che trovava solo nei pezzi di Odetta

Anche la Joplin iniziò la sua carriera musicale come membro di una band, i Big Brother and the Holding Company, ai quali prestò la propria voce per diversi anni, sia per spettacoli live che per la registrazione di dischi fra i quali ricordiamo CHEAP THRILLS (1968) contenente la hit ormai nota in tutto il mondo Piece of My Heart.

Dopo le prime esperienze, nel 1969 una Janis più matura intraprese il percorso solista, interrotto, purtroppo, dalla sua scomparsa prematura. Nonostante il poco tempo a disposizione, la Joplin è riuscita comunque a regalare al suo pubblico alcuni dei brani che hanno fatto la storia della musica internazionale, per esempio quelli contenuti nell'album pubblicato postumo PEARL (1971): Cry Baby, Me and Bobby McGee, Trust Me e My Baby

Eccola a Woodstock, come Grace Slick, con i Big Brother and the Holding Company mentre si esibisce sul palco con il brano Try (Just a Little Bit Harder).

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