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Tutte le batterie di Mike Portnoy

Fin dagli inizi della sua carriera musicale, l'ex batterista dei Dream Theater è stato solito suonare batterie gigantesche. Ma anche simpatici set giocattolo.

Ci sono destini che vengono tracciati fin dalla nascita. Per Michael "Mike" Stephen Portnoy quel destino si chiama musica. Il padre, disc jockey rock 'n' roll, cresce il figlio a pane e vinili. Così, costantemente circondato dalla musica, Mike impara da solo a suonare la batteria.

Oggi conosciamo Mike soprattutto per la sua militanza nei Dream Theater, durata ben venticinque anni. Quella con il gruppo prog statunitense, però, non è il solo progetto di Mike. Nel 2010, Portnoy collabora con gli Avenged Sevenfold per la registrazione del loro disco NIGHTMARE, in seguito alla morte del loro batterista Jimmy "The Rev" Sullivan. Suona poi con gli Stone Sour, i Flying Colors, i Twisted Sister, fino a fondare nel 2017,insieme al tastierista Derek Sherinian, il supergruppo Sons of Apollo.

Una carriera lunghissima e piena di successi, che ha permesso a Portnoy di guadagnarsi un posto nella Rock Drummer Hall of Fame, a soli 37 anni, e di vincere più di 20 premi dalla rivista «Modern Drummer», tra cui quello di "miglior performance live".

Portnoy non è solo noto per la sua tecnica unica, con i repentini cambi di tempo e l'uso della doppia cassa, ma anche per l'ampia collezione di batterie sfoggiate un concerto dopo l'altro.

Nel corso del suo percorso con i Dream Theater, infatti, il musicista ha fatto uso di svariati set di batteria, quasi tutti di marca Tama, modellandoli a seconda dell'occasione, per esempio unendo un classico kit con due casse a uno con cassa singola e con un numero inferiore di tom (per intenderci, il classico "tamburo" di forma cilindrica chiuso alla estremità da pelli).

Non stiamo parlando di batterie qualsiasi, ma di veri e propri set-up giganteschi, caratterizzati da numerosi pezzi e per questo definiti "monsters": mostri artificiali di diverso colore.

Nella batteria Albino Monster, per esempio, sono presenti due set, ovvero un drumset metal "classico" con doppia cassa per i pezzi più heavy, e un set con una sola cassa, simile a quello di John Bonham dei Led Zeppelin, per i momenti più sobri. 

Mastodontica è anche la Purple Monster, che il batterista impiegò durante le registrazioni degli album dei Dream Theater FALLING INTO INFINITY e METROPOLIS PT.2: un set Tama Starclassic che molti fan possono oggi suonare virtualmente sul sito web del musicista.

Altro set imponente e di grande impatto visivo è il SIAMESE MONSTER, frutto dell'unione di due kit singoli; ma anche il MIRAGE MONSTER, kit in finitura "Crystal Ice", con fusti in acrilico trasparente, adoperato durante le sessioni di registrazione di SYSTEMATIC CHAOS e per il Chaos in Motion World Tour, tra il 2007 e il 2008.

Una curiosa abitudine di Portnoy, inoltre, consiste nel cambiare l'aspetto (e a volte anche le componenti) della batteria a ogni tour. Per questo, prima dei concerti, lo strumento rimane coperto da un enorme telo nero, che viene rimosso solo al momento dell'ingresso del mitico batterista.

Pensavate che la strumentazione facesse il musicista? Niente di più sbagliato.

Oltre alle sue gigantesche e favolose batterie, Mike Portnoy ha dimostrato la sua abilità anche con strumenti più "modesti". Su invito della webzine «Loudwire», infatti, l'artista si è recentemente dilettato nel suonare ben due batterie giocattolo. Prima una tenerissima, rosa, batteria di Hello Kitty:

Poi, un mini set targato Pokémon. Cambia lo strumento e Mike (nonostante qualche caduta dallo sgabello) sa comunque come stupire.

Immagini da mikeportnoy.com
Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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