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La curiosa abitudine di Charlie Watts dei Rolling Stones

Per il batterista dei Rolling Stones non c'è solo la musica. Charlie Watts si diverte infatti a disegnare sempre gli stessi soggetti. Ecco quali.

Per la reunion virtuale con i compagni in occasione dell'evento benefico "One World: Together at Home" (ve ne abbiamo parlato qui), Charlie Watts ha chiesto alla signora che fa quotidianamente le pulizie in casa sua di filmarlo con l'iPhone.

Un concerto bizzarro, che il batterista dei Rolling Stones, in 79 anni di vita e quasi sessanta con la band di Mick Jagger, probabilmente non ha mai avuto modo di eseguire. 

Eppure, per Charles "Charlie" Watts, che la rivista «Rolling Stone» considera a buon diritto tra i primi venti migliori batteristi della storia, non c'è sempre stata la musica. Durante l'adolescenza, Charlie frequentò infatti una scuola d'arte con un indirizzo letterario, nella zona nord di Londra, grazie alla quale ottenne un primo lavoro in una agenzia pubblicitaria.

Watts mantenne l'impiego fino al richiamo del rock, naturalmente, che imperversava insieme al blues nella capitale britannica degli anni Sessanta.

Allora, l'artista che, tempo prima, aveva trasformato in un tamburo rullante un vecchio banjo, scelse di dedicarsi alla musica in pianta stabile. E mai scelta fu più fortunata.

Il suo ingresso nei Rolling Stones avvenne prestissimo, nel 1963. Al gruppo, Watts portò il suo tocco jazz e blues, influenzato dalla scuola del chitarrista britannico Alexis Korner, ma anche una personalità quieta, riflessiva, in parte contrastante con l'immagine trasgressiva che gli Stones volevano invece fin da subito proporre ai loro fan.

Giusto un anno dopo il suo ingresso nella band, Charlie Watts sposò Shirley Ann Sheperd, scultrice e pittrice. Quello tra i due sarà un matrimonio lunghissimo, che renderà Charlie padre, nel 1968.

Ed eccoci alla curiosità che accompagna Watts da quell'anno in avanti.

A dispetto del successo in campo musicale, la vita, per il giovane londinese (ma anche per Keith Richards Mick Jagger) non è mai stata semplice, complici gli incessanti tour e le performance, che lasciavano spesso i membri della band, soprattutto all'inizio della loro carriera, provati fisicamente e psicologicamente.

Così, probabilmente per compensare la sofferenza data dalla mancanza della moglie e della figlia Seraphina durante le tournée, Charlie Watts cominciò a disegnare. Attenzione, non schizzi qualsiasi, ma disegni di camere da letto degli alberghi.

Ho fatto uno schizzo di ogni letto in cui ho dormito in tour dal 1968 circa.

Così ha confessato il musicista nel 1998. E il suo blocco schizzi, nel frattempo, è diventato un vero e proprio diario, a cui Charlie Watts non ha mai voluto rinunciare.

Il disegno e la pittura, a quanto pare, sono un vizio e una passione comune tra i membri degli Stones. Ronnie Wood, che si è unito alla band nel 1976 (ve ne abbiamo parlato in questo articolo) non ha mai tralasciato, pur dedicandosi alla musica a tempo pieno, la sua abilità pittorica, come dimostrano i suoi numerosi disegni, gran parte dei quali esposti alla Royal Academy of Arts di Londra.

Certo, se Ronnie ama tuttora variare i propri soggetti, Watts preferisce a dedicarsi a una sola rappresentazione. Chissà quanti alberghi, dal 1968 a oggi, possono vantare un "ritratto" firmato Rolling Stones.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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