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Quando i Rolling Stones sbarcarono in America

Il 5 giugno del 1964, i Rolling Stones si preparavano a conquistare gli Stati Uniti, con un primo show a San Bernardino, in California. Ecco cosa accadde.

C'è una prima volta per tutto. I Rolling Stones avevano esordito in uno dei templi del rock, il Marquee di Londra, il 12 luglio 1962; avevano pubblicato due singoli e qualche LP. Poi, il 16 aprile 1964 il loro primo album, THE ROLLING STONES, uscito in America il 30 maggio con il sottotitolo ENGLAND'S NEWEST HIT MARKERS (ve ne abbiamo parlato in questo articolo).  

Sei giorni dopo, arrivò il momento di far ballare gli Stati Uniti.

La storia di come i Rolling Stones arrivarono a San Bernardino è molto curiosa. Una prima versione narra che il promoter locale Bob Lewis avrebbe voluto i Beatles, ma quando l'affare fallì gli vennero offerti i Rolling Stones come "premio di consolazione" da un'agenzia di prenotazioni di New York. Il prezzo? Fa sorridere, se si pensa ai costi di oggi: 1500 dollari. “Papà, i Rolling Stones sono fighi”. Gli avrebbe detto il figlio.

Un altro racconto attribuisce invece il merito di aver portato gli Stones in California alla stazione radio di San Bernardino, la radio "KMEN AM". Il deejay Bill Watson aveva mandato in onda l'intero album, con grande riscontro. E negli anni avrebbe detto di essere stato lui ad aver contattato il manager del gruppo, Andrew Loog Oldham.

Comunque sia andata, la band arrivò all'aeroporto internazionale dell'Ontario, dove venne accolta in modo meno caloroso rispetto ai loro amici-nemici Beatles, sbarcati a New York giusto quattro mesi prima. 

E anche i fan che accolsero la band allo Swing Auditorium non erano molti: circa 3.500 in un locale che ne avrebbe potuti ospitare quasi il doppio. Pensate, inoltre, che i biglietti costavano 3.50 dollari ed erano ancora disponibili la sera dello spettacolo.

Eppure, la magia di quella sera fu indimenticabile. Quando Mick Jagger, Keith Richards, Brian Jones, Bill Wyman e Charlie Watts salirono sul palco, vennero salutati da un crescendo di urla lungo un minuto. I fan saltarono sulle sedie del locale, le ragazze sfondarono le linee del palco quattro volte per baciare i membri della band, gettando calze di seta, fermagli, calzini, persino una banana.

Jagger, invece, ondeggiò così tanto sul palco che il pubblico alzò le braccia per afferrarlo se fosse caduto, ma l'asta del microfono che stava stringendo gli impedì più volte di perdere l'equilibrio.

Non dimentichiamo che siamo ancora agli inizi della carriera della band. La formazione eseguì quella sera 11 canzoni, tra le quali Not Fade Away, Can I Get a Witness, Hi-Heel SneakersI Just Want to Make Love to You e un solo originale: Tell Me. Poi, la celebre Route 66, la canzone del loro primo album che nomina proprio San Bernardino.

Il resto del tour fu un flop: gli Stati Uniti, ancora, non erano pronti ad accogliere quella band un po' selvaggia che arrivava dall'Inghilterra.

Ma a San Bernardino, decisamente nostalgici, gli Stones sarebbero tornati altre tre volte: il 31 ottobre 1964, meno di cinque mesi dopo, con una scaletta quasi completamente nuova; il 15 maggio 1965; il 24 luglio 1966. Avrebbero voluto suonare allo Swing anche nel 1981, ma furono costretti a ripiegare su un'altra location per via dei danni causati da un aereo volato nell'auditorium.

Marialuisa Miraglia

Nata negli anni sbagliati, amo guardare film in bianco e nero e sorseggiare tè caldo mentre "The Dark Side of the Moon" corre sul giradischi.

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Marialuisa Miraglia

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