Cosa hanno fatto i Sixpence None the Richer dopo “Kiss Me”?

sixpence none the richer

Dopo la loro hit Kiss Me, i Sixpence None the Richer dovettero affrontare qualche difficoltà nella pubblicazione dei loro album successivi. Ecco come andarono le cose:

Ricordate Kiss Me, il romanticissimo singolo della band statunitense Sixpence None the Richer? Il brano è stato pubblicato per la prima volta nell'agosto del 1998 come primo singolo estratto dal terzo album della band - SIXPENCE NONE THE RICHER - e ha segnato la sua epoca scalando le classifiche statunitensi e diventando in poco tempo anche un successo mondiale.

Impossibile dimenticare un successo del genere. Ma cosa accadde alla band dopo Kiss Me?

Iniziamo dalle origini: i Sixpence None the Richer si formarono nel sud degli Stati Uniti, fra il Texas e il Tennessee e si specializzarono nel genere "Alternative Christian rock", ovvero, una speciale forma di rock alternativo che prendeva in ampia considerazione la visione del mondo da una prospettiva cristiana sia per quanto riguarda i testi che per quanto riguarda la musica in sé.

Anche il nome della band prende spunto da un passaggio di un libro incentrato sulla teologia, Mere Christianity (1952) di C.S. Lewis.

Il progetto ebbe inizio nei primi anni 90 quando il chitarrista Matt Slocum incontrò la cantante Leigh Nash e da questo fortunato incontro nacquero una demo e un album, THE FATHERLESS AND THE WIDOW (1993). Fu proprio quest'ultimo a dare il via a un tour promozionale per il quale vennero ingaggiati anche Tess Wiley alla chitarra, Chris Dodds che collaborò alla creazione dell'album, Joel Bailey al basso e Dale Baker alla batteria (anche se la formazione della band sarebbe cambiata enormemente nel corso degli anni). 

Nel 1995 arrivò il loro secondo album, THIS BEAUTIFUL MESS, che si guadagnò un discreto successo anticipando, così, l'omonimo disco che sarebbe uscito l'anno successivo e avrebbe portato i Sixpence None The Richer definitivamente al centro dei riflettori. 

Arriviamo, così, al 1997 e al famoso terzo album in studio della band del quale parlavamo inizialmente: SIXPENCE NONE THE RICHER appunto.

Fu proprio questo l'album della svolta: il gruppo, l'anno successivo, pubblicò il singolo Kiss Me. In quel momento, il mondo intero divenne un palcoscenico. Lo dimostra anche il fatto che, nel 2000, la band registrò una versione giapponese della propria hit per aggiudicarsi anche il mercato asiatico

Ciò che nessuno dei membri dei Sixpence si aspettava, però, era che la fine di questo sogno idilliaco sopraggiungesse così velocemente. In quello stesso periodo, la band aveva già un album pronto che avrebbe voluto registrare ma l'etichetta discografica che si era occupata della produzione dei loro lavori fino a quel momento - la Squint Entertainmentera sull'orlo del fallimento. Tenne perciò l'intera band in un limbo durato diversi anni, fino all'ottobre del 2002 quando, finalmente, pubblicò DIVINE DISCONTENT.

Nonostante non abbia raggiunto la fama del proprio predecessore, questo quarto album ottenne comunque un discreto successo. Furono soprattutto la cover di Don't Dream It's Over della band australiana Crowded House (scopri qua chi altro ha eseguito qusto brano) e il pezzo originale Breathe Your Name a scalare le classifiche statunitensi

Solo un paio di anni dopo, improvvisamente, venne annunciato lo scioglimento della band e iniziarono a circolare notizie su un possibile nuovo progetto del membro fondatore del gruppo Matt Slocum, che si concretizzarono poi nella creazione dei The Astronaut Pushers

Il 2007, poi, fu l'anno della rinascita: la band si riunì accompagnando la bella notizia con un nuovo EP, MY DEAR MACHINE, prima pubblicazione dopo quattro anni (un loro Best Of era stato pubblicato nel 2004). 

Ne seguì l'album natalizio THE DAWN OF GRACE, pubblicato nell'ottobre del 2008 che conteneva diverse canzoni di Natale tradizionali. L'album venne annunciato come un progetto in cantiere da diverso tempo, fortemente richiesto da moltissimi fan. Era sembrato così, per i membri del gruppo, un regalo di Natale azzeccato per i propri fan di lunga data.

Un nuovo album dal titolo STRANGE CONVERSATION era previsto per l'agosto del 2010 ma nuovi problemi con l'etichetta discografica impedirono alla band di proseguire finché Nash non annunciò, nell'aprile del 2011, che tali problemi erano stati risolti e che l'album sarebbe uscito a breve.

Qualche mese dopo arrivò l'annuncio del cambio del titolo del disco, diventato LOST IN TRANSLATION, e dell'intenzione da parte di Nash di pubblicarlo in maniera indipendente, cosa che avvenne nell'agosto del 2012

Fu l'ultimo album pubblicato dalla band che, dopo diverse esibizioni live e un nuovo album come solista di Nash, sembra aver messo la propria carriera in pausa. Che stiano cercando l'ispirazione giusta per un nuovo lavoro che possa fronteggiare Kiss Me? Chissà. 

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