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Cosa c’entrano gli Orb con il progressive rock?

Hanno collaborato con David Gilmour e Steve Hillage; sono stati etichettati come ambient house, IDM e progressive house, ma cosa lega gli Orb al prog?

Se dobbiamo essere onesti, il nome di Alex Paterson apparentemente non c'entra nulla con il progressive rock: un ex punkettone, che ha iniziato come roadie dei Killing Joke per poi farsi conoscere nella scena acid house londinese alla fine degli anni 80 con gli Orb. Poi, però, se andiamo a scavare più in profondità, ecco emergere alcune connessioni interessanti. Durante la sua carriera, Paterson ha collaborato con David Gilmour, Robert Fripp e Steve Hillage. Tra le sue influenze, King Crimson e Brian Eno se la battono con Led Zeppelin e Sex Pistols.

Con il passare del tempo, possiamo dire che i contorni della musica degli Orb si sono fatti più sfumati e meno definiti, accogliendo alcuni stilemi tipici del prog: la struttura aperta dei brani, la voglia di sperimentare, i tempi dispari, la cura dell'aspetto live. Anche nei titoli delle canzoni è possibile trovare qualcosa di familiare, come ad esempio in Back Side Of The Moon (ovviamente!), oppure in opere un po’ magniloquenti come Supernova At The End Of The Universe o l'epica A Huge Ever Growing Pulsating Brain That Rules From The Centre Of The Ultraworld.

Nel corso dei suoi trent'anni di vita, la band ha cambiato spesso formazione, ma la presenza di Paterson è rimasta una costante. Ha spiegato il musicista:

Per me è come una via di fuga. Gli Orb sono un carrozzone con cui posso girare il mondo e incontrare tante persone interessanti, con cui provare a sperimentare cose meravigliose. Non ci sono limiti.

È proprio l'apertura a ogni tipo di esperienza a rendere la musica degli Orb così accessibile: come un vecchio negozio in cui è possibile trovare un po’ di tutto, dal dub alla psichedelia, dai pezzi più ritmati a quelli ambience. È progressive ma ballabile.

A ventinove anni di distanza dal debut album THE ORB'S ADVENTURES BEYOND THE ULTRAWORLD, i ragazzi sembrano avere in un certo senso chiuso il cerchio con il loro ultimo lavoro, ABOLITION OF THE ROYAL FAMILIA, al cui interno troviamo moltissimi ospiti di rilievo: dai soliti Youth, Roger Eno e System 7 (Steve Hillage e Miquette Giraudy), ai nuovi arrivati Gaudi, Roney FM, Violeta Vicci, fino a uno sconosciuto trombettista di diciassette anni chiamato Oli Cripps. Senza dimenticare il cane di Paterson, Ruby.

Ma c'è anche un altro ospite, inimmaginabile. Una delle tracce presenti in ABOLITION OF THE ROYAL FAMILIA si intitola Hawk Kings e contiene un campionamento della voce del celebre fisico e cosmologo Stephen Hawking (vi ricordate chi altro ha utilizzato la sua voce?). Una volta Alex è andato ad assistere a una sua conferenza ed è venuto a sapere che a Hawking piacevano gli Orb.

È stata una cosa pazzesca. Ma questo è il bello della nostra musica: può giungere in posti dove sembrerebbe impossibile riuscirci.

Leggi tutta la storia degli Orb, a cura di Rob Hughes, sul nuovo numero di «Prog Italia», in edicola e sul nostro store online.

 

Rob Hughes

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Rob Hughes

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