Categories: ArticoliVinile

LOOK WHAT THE CAT DRAGGED IN: quando i Poison vennero accusati di plagio

Nel 1986 usciva LOOK WHAT THE CAT DRAGGED IN, primo album dei Poison e uno dei capostipiti dell'hair metal. Tuttavia, venne accusato di plagio. Qual è il brano "colpevole"?

Il 2 agosto 1986 uscì il primo album dei Poison, LOOK WHAT THE CAT DRAGGED IN. La band, che si era formata in Pennsylvania tre anni prima con il nome di Paris, al momento dell'incisione del disco contava Bret Michaels alla voce, C.C. De Ville alla chitarra, Bobby Dall al basso e Rikki Rockett alla batteria. Anche se l'inizio non fu dei più brillanti, l'album con il tempo scalò le classifiche, andando a raggiungere la terza posizione della Billboard 200. Il successo si dovette anche a una continua rotazione su MTV e il disco arrivò a vendere 4 milioni di copie in tutto il mondo. 

Inoltre, questo album ricopre un posto rilevante nella storia del rock, in quanto è considerato uno dei capostipiti dell'hair metal. Anche chiamato glam metal, il genere consiste nell'estremizzazione del pop metal ed è caratterizzato da un sound commerciale e melodico, ma anche dall'abbigliamento e dalle pettinature sgargianti degli artisti, spesso ispirati dal glam rock. La copertina di LOOK WHAT THE CAT DRAGGED IN ne è una prova. 

Inoltre, l'album, il cui titolo consiste in un'espressione idiomatica inglese che potrebbe essere tradotta in italiano con "guarda un po' chi c'è", conta alcuni brani di particolare successo. Come, per esempio, Talk Dirty to Me, I Won't Forget You e I Want Action

Proprio l'ultimo di questi pezzi venne coinvolto in uno scandalo poco dopo la sua pubblicazione. Per I Want Action, infatti, i Poison vennero accusati di plagio dalla band svedese Easy Action, che notava un'eccessiva somiglianza con il suo singolo We Go Rockin. A detta dell'ex membro del gruppo svedese Zinny J.Zan, la questione si risolse abbastanza rapidamente... a sfavore dei Poison: 

Finì che io e Kee Marcello ricevemmo un bel gruzzoletto dai Poison come risarcimento, ahahahah! Dopo la denuncia per plagio ci domandarono di poter risolvere la questione lontano dalle aule di tribunale e così fu. Non fui io a scoprire la cosa, né altri membri della band, bensì un’amica che, appena acquistato LOOK WHAT THE CAT DRAGGED IN si accorse del plagio e mi telefonò immediatamente. Ascoltai "I Want Action" per telefono, dopodiché chiamai i responsabili della nostra etichetta di allora, la Warner, e li informai della faccenda. Il resto è storia.

Ma, purtroppo per i Poison, non finì qui. Tempo dopo (27 anni per la precisione) la band venne accusata di plagio anche per altri successi contenuti nell'album LOOK WHAT THE CAT DRAGGED IN, nello specifico per Talk Dirty To Me, I Won't Forget You, Fallen Angel e Ride The Wind.

In questo caso però, ad accusare la band erano ex membri della band Kid Rocker, e l'accusa muoveva da basi diverse. Pare infatti che C.C. De Ville avesse fatto un provino proprio per i Kid Rocker prima di entrare nella band. In questo caso, nulla ha evitato il tribunale al gruppo. La verità, tuttavia, è ancora da scrivere. 

Ilaria Aceto

Share
Published by
Ilaria Aceto

Recent Posts

Arrivano i THE BLACK CROWES a Milano!

Al TAM Teatro Arcimboldi Milano, il 27 maggio, arrivano i THE BLACK CROWES per la…

14 ore ago

“Se non sei famoso non esisti!” | VINILE

L’editoriale di Michele Neri dedicato ai lettori di VINILE: che fine ha fatto il senso…

21 ore ago

Quando Freddie Mercury scrisse “Killer Queen” in una notte | CLASSIC ROCK

Scritta per essere inserita nel terzo album dei Queen, "Killer Queen" si rivelò da subito…

2 giorni ago

Quando De André superò i Led Zeppelin nelle classifiche

De André costruì un concept album sul tema dei vizi e delle virtù. E sbancò…

2 giorni ago

E cosa c’entra Beyoncé su «Classic Rock»?

"Vi consiglio di ascoltare COWBOY CARTER di Beyoncé, magari fra un Metallica e un Pink…

3 giorni ago

Fuori oggi l’attesissimo numero di CLASSIC ROCK

Finalmente in edicola e online, il nuovo numero di CLASSIC ROCK con in copertina la…

4 giorni ago

This website uses cookies.